Tutto è partito dal ritrovamento, da parte di alcuni turisti in vacanza, di un piccolo di tartaruga sulla spiaggia di Finale Ligure, in provincia di Savona. A questo ritrovamento se ne sono aggiunti altri a distanza di pochi giorni.
Questo ha permesso agli esperti, che hanno accertato si tratti di cuccioli di Caretta caretta, di ufficializzarne la nidificazione. Ora l’attesa di ritrovare il posto dove sono state depositate le uova è trepidante, anche se ormai sembrano fugati tutti i dubbi: si tratta del primo caso di nidificazione di tartaruga marina sulle coste liguri. E del nido più a nord del Mediterraneo occidentale, escludendo l’Italia orientale con quello di Jesolo per il quale in questi giorni è attesa la schiusa di 80 uova.
Il ritrovamento in Liguria
Sull’arenile di Finale Ligure sono stati ritrovati tre tartarughine caretta caretta vive e una purtroppo morta.
La prima è stata avvistata lunedì 6 settembre, le altre sabato scorso. Di questi tre cuccioli, due hanno preso la via del mare mentre uno si trova all’Acquario di Genova. A seguito delle segnalazioni, sul posto è intervenuta per prima l’associazione Menkab di Savona, che opera dal 2010 a sostegno delle attività di ricerca scientifica e educazione ambientale dedicate al Mar Mediterraneo per contribuire alla protezione del suo fragile ecosistema.
«La presenza di piccoli di Caretta caretta in Liguria – sottolinea il biologo marino del team Menkab Elia Biasissi – è certamente un fatto straordinario e legata con molta probabilità al cambiamento climatico e all’aumento della temperatura del mare. Nel Mediterraneo, negli ultimi 5 anni, la temperatura superficiale dell’acqua ha raggiunto il massimo storico di 31 gradi centigradi mentre la media stagionale è tra 20,4 e 27,9. Quindi non ci si stupisce se le Caretta caretta si spingono a nord alla ricerca della temperatura per loro ideale».
Proprio la temperatura, infatti, è determinante nella riproduzione di questa specie di tartarughe. Basti pensare che il calore della sabbia determina il sesso dei nascituri. Quando si ha un aumento della temperatura la schiusa delle uova è sbilanciata a favore delle femmine. Per avere un equilibrio di nascite tra esemplari maschi e femmine si deve avere un corretto intervallo di temperatura.
Alla ricerca del primo nido in Liguria
Dopo il primo avvistamento, gli esperti hanno iniziato giornate di controlli e appostamenti che hanno permesso di individuare gli altri esemplari della cucciolata. Si presume che circa due mesi fa la mamma abbia deposto le uova nella spiaggia e ora le piccole tartarughe stanno nascendo. «Il luogo dei ritrovamenti – continua Biasissi – è costantemente controllato. Purtroppo l’area è molto vasta e per questo si fa fatica a ritrovare il nido. Si tratta comunque di una scoperta sorprendente considerato che questa specie non si era mai incontrata nella nostra regione».
Da alcuni anni in Italia, la Caretta caretta nidifica anche in alta Toscana, nella zona di Livorno, dove proprio quest’anno sono stati individuati ben sei nidi. E recentemente anche nel veneziano, sulla spiaggia di Jesolo.
Proprio a Jesolo Lido, dopo il percorso scavato nella sabbia per indicare ai piccoli la strada verso il mare, arriva l’illuminazione destinata alla via dei futuri nascituri per condurli dalla sabbia la mare. La schiusa delle uova dovrebbero arrivare in questi giorni. L’area del nido è rischiarata da una luce tenue, non invasiva soltanto lungo il tracciato per farli arrivare all’acqua nel modo più sicuro.
Silvia Bolognini