Il nuovo decreto legge “per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale” è stato licenziato dal Consiglio dei Ministri e già approvato dalla Camera. Ora passerà al vaglio del Senato. Proroga lo stato di emergenza fino al 31 dicembre.
Secondo quanto si apprende da fonti di agenzia, prevede, “per chiunque acceda a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative” senza green pass, sanzioni che vanno dai 400 ai mille euro.
Questo vale anche per le università, uniche sedi in cui riguarda anche gli studenti oltre che i docenti, i dirigenti e tutti gli operatori per i quali l’obbligo -questa la grande novità del decreto – non sarebbe legato al green pass ma al vaccino.
Il premier Mario Draghi ha annunciato che ci sarà a breve un’ulteriore estensione ad altre categorie.
Si va avanti per step
La strategia dell’Esecutivo è dunque quella di un allargamento che avverrà passo dopo passo, secondo step predefiniti in un preciso cronoprogramma.
Un primo gruppo di lavoratori che ricade nelle categorie con obbligo di vaccino per svolgere la propria attività è ora quello degli addetti delle ditte di pulizia che operano negli istituti scolastici, del personale delle mense degli istituti e dei lavoratori esterni che vengono in contatto con le strutture sanitarie e assistenziali.
Gli ulteriori provvedimenti non dovrebbero arrivare prima di metà mese. Si tratta infatti di temi che dovranno essere prima di tutto affrontati nella cabina di regia che, a differenza di quanto inizialmente previsto, dovrebbe slittare alla prossima settimana.
I successivi step
Le altre categorie progressivamente coinvolte saranno innanzitutto i lavoratori che operano nei luoghi per i quali il Green Pass è già richiesto ai frequentatori. Ovvero bar e ristoranti, coinvolgendo dai gestori ai camerieri, cinema e teatri, palestre e piscine. Successivamente sarà la volta degli autisti, compresi quelli dei mezzi locali, e degli operatori agli sportelli degli uffici pubblici, quindi a contatto con l’utenza. In prospettiva, sempre probabilmente entro ottobre, il Pass dovrebbe essere richiesto a tutti i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni.
Lavoratori privati e autonomi
Solo alla fine del cronoprogramma sarà la volta dei lavoratori delle ditte private, siano esse grandi fabbriche o piccole e medie imprese. Nel confronto con parti datoriali e sindacati va infatti prioritariamente risolto il nodo legato a chi dovrà sostenere il costo dei tamponi per chi non è vaccinato. Nonostante il pressing di Confindustria, sembra infatti che lo Stato pagherà solo quelli per chi è esonerato con certificazione medica da vaccino.
Per il momento, non è invece ancora oggetto di valutazione l’obbligo per i lavoratori autonomi, pur dovendo essere esibito anche da loro il Green Pass per entrare nei luoghi pubblici che lo prevedono. Un esempio in tal senso è quello degli avvocati che devono accedere a un tribunale.
L’andamento del contagio
Gli step saranno legati all’andamento della diffusione del contagio.
Nell’ultimo bollettino della Protezione Civile, emesso nel pomeriggio di mercoledì 8 settembre, si segnala intanto un calo di 72 unità per quanto riguarda i ricoverati sintomatici, ora a quota 4.235, con 8.058 nuove dimissioni per guarigione. Sono stati invece 38 i nuovi ingressi in terapia intensiva, per un saldo di +1 che ha portato il totale a 564 ricoverati. I nuovi contagi registrati sono stati 5.923, con un tasso di positività sui tamponi effettuati del 2%, anche se cala di 2.206 unità il conto degli attualmente positivi (131.581).
Infine, sono 69 le nuove vittime per Covid, per un totale da inizio pandemia di 129.707.