Due mostre dedicate all’architettura e a una riflessione sul futuro della città, hanno inaugurato la riapertura, a Mestre (Ve), di M9. Il Museo Multimediale del Novecento, ma anche distretto di innovazione tecnologica per la cultura, per l’intrattenimento e per i servizi, dopo il lungo periodo buio legato alla pandemia, si ripropone al pubblico con “Draw love build -l’architettura di sauerbruch hutton” ” e “Le sfide di Venezia. L’architettura e la città nel ‘900”.
Due mostre di architettura, entrambe visitabili fino al 9 gennaio 2022.
Draw love build -l’architettura di sauerbruch hutton
La prima esposizione è dedicata alla produzione trentennale dello studio di architettutra “Sauerbruch Hutton” e mette in mostra oltre 100 disegni e 60 modellini dei progetti che hanno costellato la carriera dei fondatori Mathias Sauerbruch, Luisa Hutton e Juan Lucas Young.
Utilizzando l’applicazione per smartphone e tablet messa a disposizione da M9, sarà possibile approfondire, grazie ai contenuti digitali, le opere esposte.
Disegnare, amare e costruire. Così i membri fondatori dello studio hanno voluto riassumere la storia dei progetti esposti e i temi che hanno affrontato nella progettazione.
“Una bella architettura produce amore nei cittadini e li invita a prendersi maggiore cura della città stessa”, ha affermato Luisa Hutton durante la conferenza stampa di presentazione della mostra lasciando intuire il messaggio che la mostra vuole trasmettere, ovvero l’impatto che l’architettura ha su chi la vive in prima persona.
M9:un’ambientazione urbana sostenibile
Sauerbruch e la Hutton, che hanno progettato M9e hanno potuto assistere ai cambiamenti della città di Mestre negli ultimi 12 anni grazie anche al loro edificio, sono convinti delle grandi potenzialità sociali e culturali che potrà esprimere nel prossimo futuro. Ammirando l’esposizione si coglie la firma progettuale dello studio caratterizzata da colori, comfort e un’estetica tipica dell’architettura del XXI secolo improntata a risolvere le sfide che nascono da un’ambientazione urbana con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale.
Le sfide di Venezia. L’architettura e la città nel ‘900
Tema delle “challenges” create dalla città metropolitana traspare anche nella seconda mostra dal titolo “Le sfide di Venezia. L’architettura e la città nel ‘900”, in collaborazione con l’Università Iuav Archivio Progetti e la Fondazione Musei Civici, esposta in contemporanea alla “Venetia 1600. Nascite e rinascite”, a Palazzo Ducale. Visitando la mostra si potrà conoscere la Venezia novecentesca e le mutazioni che la città ha avuto per poter far fronte ai cambiamenti della società dello scorso secolo attraverso 80 opere, esposte in 6 sezioni nel museo mestrino. Una storia della città raccontata attraverso l’architettura che assume un valore importantissimo a livello sociale e culturale, come è stato affermato nella conferenza stampa in onore dell’inaugurazione da Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, che ha rilevato come “L’architettura sia stata, è e sarà il perno del cambiamento”.
Dalle sfide alla rigenerazione
L’obbiettivo della mostra è di incoraggiare il dialogo e la collaborazione delle Istituzioni nell’ambiente veneziano per poter risolvere quelle che sono le questioni aperte della città, tra le eterogeneità delle sue componenti in terra ferma e nelle isole, la sua doppia natura di capitale internazionale della cultura e le sue dimensioni, ed infine come tenere in equilibrio il rapporto tra storia e città viva.
Dunque, in onore del 1600 anniversario della sua nascita, la mostra coglie l’occasione di lanciare una provocazione che spinge alla rigenerazione di Venezia, una città che si è saputa reinventare per adattarsi ai cambiamenti rimanendo sempre connessa alla propria storia.
Gaia Fassina
