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Green pass e sospensioni: il Tar del Lazio boccia il ricorso degli insegnanti

Green pass e sospensioni: il Tar del Lazio boccia il ricorso degli  insegnanti

Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso presentato dall’Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief) e da altre associazioni del mondo della scuola contro la sospensione dal lavoro dei professori sprovvisti di green pass.
Per i giudici il provvedimento non va sospeso in quanto, si legge nel decreto depositato, “l’automatica sospensione dal lavoro e dalla retribuzione prevista dal comma 2 del menzionato art.9 ter e la mancata adibizione del personale scolastico ad altre e diverse mansioni è correttamente e razionalmente giustificabile alla luce della tipicità delle mansioni del personale scolastico, specie di quello docente”.
I giudici hanno inoltre negato ai ricorrenti anche la seconda richiesta, ossia la gratuità del test molecolare da effettuare eventualmente in sostituzione del green pass in quanto il test rappresenterebbe “una facoltà rispettosa del diritto del docente a non sottoporsi a vaccinazione ed è stata prevista nell’esclusivo interesse di quest’ultimo, e, conseguentemente, a una sommaria delibazione, non appare irrazionale che il costo del tampone venga a gravare sul docente che voglia beneficiare di tale alternativa”.
A nulla è valso neppure l’appello dei docenti alla “violazione delle norme comunitarie concernenti la protezione dei dati personali”.
A questo proposito, infatti, il collegio ha rilevato che “nessun addebito potrà essere imputato al personale docente che, nell’effettuare il controllo in ordine al possesso della certificazione verde, abbia riportato fedelmente l’esito degli stessi al dirigente scolastico“.
Uguale posizione è stata espressa relativamente all’informazione, che i docenti devono dare con tempestività al dirigente scolastico nel caso in cui abbiano avuto contatti stretti con persone risultate positive al test Covid-19 o della presenza di eventuali sintomi influenzali in quanto non si tratta di violazione della privacy ma di un “obbligo informativo essenziale per individuare e circoscrivere tempestivamente situazioni di potenziale contagio al fine di assicurare il regolare svolgimento della didattica in presenza”.

Consuelo Terrin

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