Da domani, 1 settembre, il Green Pass fa ufficialmente il suo ingresso a scuola.
Per avere accesso agli edifici, tutto il personale, sia docente che non docente, dovrà obbligatoriamente presentare all’ingresso la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.
Un sistema che andrà testato sul campo e che sarà progressivamente perfezionato, specie per quanto riguarda i controlli.
Lo conferma anche la circolare inviata oggi (31 agosto ndr) agli uffici scolastici regionali e ai sindacati dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell’Istruzione.
La circolare
La nota, firmata dal capo dipartimento Stefano Versari e pubblicata anche sul sito del Miur, si occupa espressamente della “Verifica della certificazione verde Covid-19 del personale scolastico”, offrendo “Informazioni e suggerimenti” ai dirigenti scolastici, che hanno l’obbligo di verificare il rispetto delle prescrizioni previste dal decreto legge del 6 agosto. Il documento prevede espressamente 2 procedure di verifica: quella “ordinaria”, con la quale si partirà da domani, e quella “automatizzata”, che è in via di perfezionamento e che sarà quindi adottata a regime non appena sarà approvato l’intervento normativo necessario per consentirne l’adozione.
La procedura ordinaria di verifica
È lo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 giugno a prevedere l’utilizzo per la verifica dell’app “VerificaC19”, installata su un dispositivo mobile. L’applicazione, sottolinea la circolare ministeriale, garantisce il pieno rispetto della privacy, dal momento che non rende visibili le informazioni che hanno determinato l’emissione del Green Pass e non memorizza informazioni personali sul dispositivo del verificatore.
Sarà il dirigente scolastico o il suo delegato a richiedere l’esibizione del QRCode abbinato al Green Pass, in formato digitale o cartaceo, che sarà verificato tramite la app. Sono 3 i possibili esiti. La schermata verde attesta che la certificazione è valida per l’Italia e l’Europa. La schermata azzurra che la certificazione è valida solo per l’Italia. La schermata rossa che la certificazione non è ancora valida, o è scaduta, o c’è stato un errore di lettura. In tal caso, sottolinea la nota “il personale non potrà accedere all’istituzione scolastica e dovrà “regolarizzare” la propria posizione vaccinandosi oppure effettuando test antigenico rapido o molecolare”.
La procedura automatizzata di verifica
Tra i limiti di questa procedura ammessi dallo stesso Ministero c’è la necessità di una verifica quotidiana del Pass, visto che la durata non è rilevabile dalla scansione del QRCode ed è variabile tra 48 ore e 9 mesi, che saranno portati a 12. La circolare specifica, al riguardo, che non è in ogni caso ammessa l’autocertificazione da parte dell’interessato, né è possibile consegnare volontariamente al dirigente scolastico il proprio Green Pass o anche il solo QRCOde per procedere autonomamente alla verifica.
Per questa ragione, “in costante raccordo con il Garante per la protezione dei dati personali e unitamente al Ministero della Salute”, il Ministero dell’Istruzione “sta operando al fine di realizzare l’interoperabilità fra il Sistema informativo in uso presso le scuole (SIDI) e la Piattaforma nazionale DGC così da potere, a regime, velocizzare le pur semplici operazioni richieste”. Quando il sistema, che richiede uno specifico intervento normativo, sarà perfezionato, “limitatamente al personale in servizio, il Dirigente potrà interrogare il Sistema informativo del Ministero dell’Istruzione SIDI senza necessità di scansione di ogni singolo Qrcode”. A questo punto, sarà sufficiente la verifica con l’app delle sole “schermate rosse”.
Gli altri “possibili accorgimenti transitori”
Per l’avvio dei controlli, il capo dipartimento invita intanto i dirigenti scolastici a “predisporre misure organizzative e di gestione degli spazi, che consentano l’ordinato svolgimento delle operazioni descritte”, anche in considerazione del fatto che, fino all’avvio delle lezioni, la presenza del personale sarà inferiore all’ordinario. Per abbreviare le tempistiche, sarà ammesso l’impiego contemporaneo di più soggetti “verificatori”, “così come, ove opportuno e possibile, potranno individuarsi ingressi diversi, per evitare assembramenti del personale”.
Alberto Minazzi