Arte e Cultura +

Procida, dal 2 al 5 settembre, sarà la culla dell'arte

Procida, dal 2 al 5 settembre, sarà la culla dell'arte
Procida

L’isola di Procida ospiterà  dal 2 al 5 settembre  Panorama I Procida, una mostra diffusa curata da Vincenzo de Bellis, direttore e curatore delle arti visive del Walker Art Center di Minneapolis.
L’isola partenopea è stata recentemente incoronata capitale della cultura per il 2022 e sarà la cornice del primo progetto del consorzio Italics, una realtà che riunisce in Italia più di sessanta tra le più autorevoli gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea. Dal porto Marina Grande fino all’antico borgo fortificato di Terra Murata, che ha al culmine Palazzo d’Avalos (1563), un tempo cittadella carceraria, la città si riempirà di opere e installazioni.
L’obiettivo della mostra è la condivisione con i residenti e la loro partecipazione attiva ad essa, proprio in ottica del 2022, che vedrà l’isola al centro della cultura italiana. Così arte, natura, mare e storia dell’isola si fonderanno dando vita ad un insieme unico che da un lato celebra la storia dell’isola stessa e dall’altro si focalizza sull’arte contemporanea.
Artisti come Fortunato Depero,  Mimmo Paladino, Giuseppe Penone,  Andy Warhol e tanti giovani talenti contemporanei italiani e internazionali offriranno al visitatore un percorso attraverso stili, materiali, soluzioni compositive di tempi diversi. Oltre ai già citati artisti, sono esposte opere di Robert Barry, Elisabetta Benassi, Igor Grubić, Marcello Maloberti e Adrian Paci.
E poi ci sarà Lucio Fontana, al quale è dedicato un focus, con una delle tele de “La fine di Dio“, ciclo di opere prodotto tra il 1963 e il 1964. La tela verde di forma ovale non veniva esposta da decenni e per l’occasione è stata inserita nella mostra. Simbolo dello spazialismo, è messa in relazione con l’Adorazione dei pastori” di Matthias Stomer, un pittore seicentesco dei Paesi Bassi, in una location studiata proprio per questo: la cappella di Santa Maria Regina della Purità nel complesso dell’ex Conservatorio delle Orfane a Terra Murata.
Un secondo focus dal titolo “Italics d’Oro” è previsto per Daniel Buren, Leone d’oro alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1986. Buren ha un rapporto che va avanti da decenni con l’isola di Procida e per questa mostra ha realizzato “Autour d’une Exposition travaux in situ pour Italics” (2021).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.