L’appuntamento si ripete ogni anno dal 1996. In Emilia Romagna si svolge una tra le manifestazioni più longeve in Italia dedicate al florovivaismo.
Sabato 2 e domenica 3 ottobre 2021 l’appuntamento è al castello di Paderna a Pontenure, in provincia di Piacenza con la XXVI edizione di “I Frutti del Castello”.
Un fine settimana durante il quale i cortili e il parco del complesso fortificato si trasformeranno in un colorato mercato a cielo aperto dove lasciarsi trasportare tra profumi, colori e sapori.
Alla scoperta dell’agricoltura di una volta
Se siete alla ricerca di frutta e ortaggi dal sapore che ricordano i nostri nonni o di piante aromatiche particolari, questo è sicuramente un appuntamento da non perdere. 150 espositori parteciperanno alla manifestazione che vedrà protagonisti piante, fiori, frutti, alto artigianato e agricoltura.
Passeggiando negli affascinanti spazi del Castello si potranno scoprire i saperi e i sapori della terra immergendosi in un tripudio di colori e prodotti da gustare.
La manifestazione è un punto di incontro e confronto per operatori del settore, studiosi e istituzioni che hanno come obiettivo la ricerca e la salvaguardia delle essenze antiche e dimenticate, l’educazione dell’ambiente e il rinnovamento del patrimonio vegetale.
Particolare attenzione è rivolta alle peculiarità territoriali locali.
“I Frutti del Castello”, fin dalla sua prima edizione, si è caratterizzata per il valore che la manifestazione ha dato alla biodiversità.
La mostra mercato a cielo aperto
L’area espositiva è suddivisa in diverse zone, ciascuna dedicata a specifici prodotti.
Nel parco saranno presenti i florovivaisti con molte piante aromatiche, varietà di rose, bulbi, piante grasse e acquatiche. Una parte degli spazi è dedicata a frutta e verdura, con particolare attenzione per il prodotto fresco.
Qui si troveranno antiche varietà di frutti, pere, mele, dal sapore e coltivazione come si faceva un tempo, senza modificazioni industriali e provenienti delle varie regioni d’Italia. E ancora molte specie di ortaggi e verdure.
Due cortili ospiteranno invece gli artigiani dediti alla tessitura, alla manifattura in legno e alla lavorazione di altri materiali come il ferro e la lana cardata.
Il castello di Paderna
La presenza del Castello medievale di Paderna venne testimoniata per la prima volta in due atti risalenti all’817 e al 900 dove è citato come dipendente dalla cattedrale di Piacenza. Il maniero fu raso al suolo nel 1216. Nel 1280 per volontà dell’abate del monastero di San Savino fu ristrutturato e venne riparata e elevata la torre principale. Melchiorre Marazzani, esponente di una famiglia di origine riminese, lo comprò nel 1453 avviando una trasformazione verso un uso combinato agricolo e residenziale e dotandolo di un’ampia corte.
Durante gli ultimi anni del XIX secolo è passato alla famiglia Casali a seguito del matrimonio del marchese Vittorio Casali con la contessa Maria Dolores, ultima erede della famiglia Marazzani. Il Castello ospita attualmente un’azienda agricola biologia datata di fattoria didattica e di un orto dedicato alla coltivazione di varietà antiche.
Silvia Bolognini