“Have a nice day!” urla Forrest Gump al tizio che gli ha appena prestato una maglietta gialla per pulirsi il viso dal fango.
Sarà una bella giornata per quell’uomo, nel momento in cui su quella maglietta, novella sindone del XX secolo, rimangono impressi due punti gialli e una curva sorridente: due segni che faranno la fortuna dell’uomo, o almeno così narra Forrest.
L’episodio non è la realtà dei fatti ma l’ennesimo escamotage usato nel film di Robert Zemeckis per raccontare l’America con gli occhi di Forrest Gump. E se tra Elvis Presley, John Kennedy e il Vietnam trova spazio anche lo Smile, significa che questa immagine ha realmente fatto la storia, non solo negli Usa ma nel mondo Pop e della comunicazione.
“Smile is back” è il simbolo e il motto del Future Vintage Festival, che da 12 anni racconta a Padova la cultura popolare, le influenze tra passato e presente che andranno a disegnare il futuro.
Una ricca programmazione
È evidente come il “ritorno a sorridere” non sia solo uno slogan, ma abbia un’enorme attinenza con la realtà che ancora stiamo vivendo, dovuta alle misure anti-pandemiche, e che quel sorriso sia un auspicio per ritornare a una vita normale, fatta di incontri, di scambi, di influenze sane. Il Future Vintage Festival viaggia in questo senso, con il consueto programma ricco di ospiti molto “contemporanei” e il suo Fuori Festival musicale, durante il secondo finesettimana di settembre, quest’anno da venerdì 10 a domenica 12.
Tanti personaggi interessanti
Le conferenze del Future Vintage Festival prevedono un mix di creatori, digitali e non. Tra i personaggi che lo attraverseranno si comincerà con il botto, venerdì 10 alle ore 18 con Nicola Fasani, alias Faso, noto ai più come il bassista della band Elio e le Storie Tese ma anche commentatore sportivo, doppiatore, speaker e produttore.
A seguire il duo di fratelli comici romani de Le Coliche.
Nel restante fine settimana le conferenze inizieranno alle 11: tra le tante, spicca l’incontro con Katia Follesa (sabato 11, ore 19) che racconterà il dietro le quinte di LoL, tra il programma Amazon e la sua vita sociale, e la giornata di domenica, in mano ai creatori del web: Camihawke (ore 11), iPantellas (ore 14.30) e il tetris Stefano Rapone – Hipster democratici – Lercio – Socialisti gaudenti (ore 18).
I concerti
Previsti invece per il Fuori Festival cinque concerti divisi tra il Parco della Musica e i Giardini dell’Arena, luogo, quest’ultimo, che ospiterà il consueto Chic Nic: un’estensione del festival fino all’1.00 di notte dove, al market e ai talk vengono affiancati drink e cibo gourmet.
La serata di venerdì 10 verrà divisa tra Joan Thiele, voce internazionale con base a Milano, e il suono pop-elettronico dei Bye.Tide. Sabato 11, dalle 21, sul palco del Parco della Musica ci sarà Grandmaster Flash, uno dei padri dell’hip-hop direttamente dalla Grande Mela; nel frattempo verrà festeggiata Raffaella Carrà sull’altro stage del Fuori Festival. Ultima serata in cui sarà difficile decidere chi ascoltare: da un lato, Samuel, frontman dei Subsonica e dall’altro Pino d’Angiò, paroliere, produttore, cantante, artista poliedrico e fuori da ogni schema.
Il Vintage Market
Future Vintage Festival non sarebbe però tale senza il consueto Vintage market all’interno del centro culturale San Gaetano, quartier generale dell’intera manifestazione (ogni conferenza si svolgerà nell’auditorium del piano interrato). Come il luogo riunisce il passato di ex-tribunale di Padova e nuovo beaubourg polivalente, così anche l’expo dell’evento mette insieme le migliori aziende importatrici di vintage, collezionisti di streetwear e brand nazionali e internazionali che hanno fatto la storia della moda.
Il Future Vintage Festival si svolgerà in ottemperanza alle norme anti-Covid: l’ingresso alle aree del festival, compreso Parco della Musica e Giardini dell’Arena, sarà consentito ai soli possessori di Green pass. Per incontrare le necessità di coloro che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale, verrà allestito all’esterno del centro San Gaetano una zona dove sarà possibile effettuare gratuitamente un test a tampone rapido antigenico. Tutto questo per far ritornare il sorriso a più persone possibili. Dopo essere stato simbolo pacifista, marchio indelebile di nuove correnti musicali e simboli di una rivoluzione digitale imbastita a suon di emoji, lo Smile potrebbe essere ancora di buon auspicio per la storia dell’umanità.
Damiano Martin