Anche in Italia, nelle ultime giornate, la terra trema.
Sono ben 5, tra la notte del 18 e l’alba del 19 agosto, i terremoti registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sul territorio nazionale.
Le scosse di maggiore intensità, sia pure almeno per ora senza danni a cose e persone, sono quelle verificatesi in Emilia Romagna e nel mar Tirreno, al largo delle coste della Calabria.
L’epicentro del terremoto emiliano, registrato dai sismografi alle 5.49, è stato localizzato a 4 km a sud-ovest di Zocca, nel Modenese, con una magnitudo di 3,3 gradi e una profondità di 25,9 km. Si tratta, secondo la scala Richter, di un terremoto “molto leggero, che spesso viene avvertito dalla popolazione ma generalmente non causa danni.
Più intensa, ma avvenuta in pieno mar Tirreno, a 58 km da Lamezia Terme, nel Catanzarese, la scossa registrata in Calabria. Il sisma al largo delle coste occidentali ha avuto un ipocentro a circa 200 km di profondità, con l’intensità che ha toccato una magnitudo 4,4 sulla scala Richter. Anche in questo caso, non sono stati segnalati particolari danni a cose o persone.
Gli altri eventi registrati nella notte dall’Ingv, sempre al centro-sud, si sono invece fermati attorno a una magnitudo contenuta di 2 gradi. In ordine di tempo, il primo è quello di mezzanotte e 26 minuti da 2,1 gradi Richter con epicentro a 5 km a sud-est di Fiordimonte, in provincia di Macerata, e ipocentro a 11 km di profondità. La seconda scossa, molto simile per intensità (2,1 gradi) e profondità (12 km) è partita alle 3.10 da una zona a 1 km a est di Pratola Peligna, nell’Aquilano. Infine, alle 4.46, la terra ha tremato nel Messinese. L’epicentro della scossa, che ha toccato i 2 gradi, è stato localizzato dai sismografi a 3 km a nord-est di Cesarò, con un ipocentro a 11 km di profondità.