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Tutti pronti per la notte di San Lorenzo. Ma le stelle si faranno attendere

Tutti pronti per la notte di San Lorenzo. Ma le stelle si faranno attendere

E’ nota come la “notte di San Lorenzo”.
Quella delle stelle cadenti, una delle più romantiche e insieme delle più “scientifiche” attese ogni anno il 10 agosto.
Così convenzione vuole.
In realtà, il fenomeno che porterà moltissimi a guardare il cielo nella speranza di veder passare una delle tante meteore della cometa Swift-Tuttle, in questo 2002 non darà probabilmente il 10 agosto molte soddisfazioni perché la luna piena dei prossimi giorni non consentirà una visione ottimale.
Inoltre, il picco del fenomeno delle stelle cadenti ci sarà sabato 13 agosto quando si potranno ammirare fino a cento stelle cadenti all’ora.

Festa in ogni regione d’Italia

Cento stelle, cento desideri per i cuori che vogliono crederci.
Un fenomeno in ogni caso suggestivo per tutti gli altri.
Sono tanti gli appuntamenti organizzati in tutte le regioni d’Italia per l’occasione.
Dai diversi “Calici di stelle”, con degustazioni di vini, alle  più svariate sagre, fino alle osservazioni con gli astrofili pronti a svelare i “misteri” del cielo e della notte.

Le lacrime di San Lorenzo

Quella delle stelle cadenti è un fenomeno astronomico legato a San Lorenzo perché il 10 agosto ricorre la celebrazione liturgica di questo martire cristiano, messo a morte nel 258 d.C. dall’imperatore romano Valeriano, responsabile all’epoca di una feroce campagna di persecuzione nei confronti della gerarchia ecclesiastica.
Lorenzo, che era uno dei sette diaconi di Roma, venne ucciso quattro giorni dopo la decapitazione di papa Sisto II: il suo supplizio diede vita a un culto molto sentito in ambito cattolico, alimentando la credenza che le Perseidi fossero il riflesso delle lacrime versate durante suo il martirio.

Un suggestivo fenomeno astronomico

In realtà, le scie luminose che osserviamo sono dei detriti spaziali che entrano in contatto con l’atmosfera terrestre, dove bruciano a causa dell’attrito. Ma come avviene questo incontro? Dipende tutto dalla Terra, che nella sua orbita intorno al Sole attraversa ciclicamente delle aree in cui si concentrano frammenti di roccia o ghiaccio abbandonati in precedenza da un corpo celeste più grande, come ad esempio una cometa.
Quando questo accade, si creano le condizioni per la nascita di una pioggia di scie luminose osservabili a occhio nudo, che rispondono al nome di meteore o Perseidi.
La Terra incrocia questo sciame una volta all’anno, in corrispondenza del periodo estivo

Consuelo Terrin

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Tag:  astronomia

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