L’Italia ha nuovi siti patrimonio dell’Unesco.
Agli affreschi trecenteschi della Cappella degli Scrovegni di Padova, si aggiungono infatti i portici di Bologna, Montecatini Terme in qualità di parte di un sito “transnazionale” che raggruppa altre dieci città termali europee, più di 8.000 ettari di foreste italiane di faggi e l‘estensione del centro di Firenze con San Miniato e piazzale Michelangelo.
“Oggi è una giornata davvero speciale per il patrimonio culturale del nostro Paese – ha commentato il ministro Franceschini – dopo l’iscrizione dei Portici di Bologna tra i siti Unesco, arriva la notizia dell’estensione del sito Unesco del centro storico di Firenze. È la dimostrazione di come il lavoro condiviso delle diverse realtà coinvolte possa portare a risultati importanti, capaci di dar merito alla ricchezza dei nostri beni culturali”
L’agenzia delle Nazioni Unite che ha lo scopo di incentivare la protezione e la conservazione di luoghi importanti dal punto di vista storico, culturale e ambientale, ha annunciato 33 nuovi luoghi patrimonio dell’umanità nel corso della quarantaquattresima sessione del Comitato del patrimonio mondiale tenutosi a Fuzhou in Cina.
L’Italia, grazie ai nuovi siti, è arrivata a quota 59 luoghi patrimonio dell’umanità e la soddisfazione viene espressa anche dalla sottosegretaria al ministero della Transizione Ecologica, Ilaria Fontana.
“La notizia che oltre 8.000 ettari di natura sono stati proclamati patrimonio dell’Unesco ci riempie di orgoglio e di gioia – ha scritto in un tweet-. Una conferma dell’unicità degli ecosistemi del nostro Paese e dell’efficacia delle azioni di conservazione delle nostre aree protette”.
L’Italia è entrata nella lista dei paesi che posseggono patrimoni Unesco nel 1979 con le incisioni rupestri della Val Camonica e nell’anno successivo, 1980, è stata la volta dell’Ultima Cena di Leonardo in Santa Maria delle Grazie a Milano. Con i suoi 59 siti patrimonio, il nostro Paese guida la classifica mondiale seguita dalla Cina con 56 siti e dalla Germania con 50.