Ve la ricordate, la cravatta?
Quella striscia di tessuto che per due secoli ha contrassegnato l’eleganza maschile tanto da entrare nel Galateo, dove anche il numero di centimetri di distanza che il suo ultimo lembo deve avere rispetto alla cintura fa la differenza?
Oscar Wilde diceva che “una cravatta ben annodata è il primo serio passo nella vita” e per tutto l’Ottocento e il Novecento ha rappresentato l’elemento imprescindibile delle occasioni formali.
Ebbene, nell’era della pandemia, la cravatta sembra diventato un capo in via di estinzione.
Lo rivelano i dati delle vendite online dell’ultimo anno: su web è stato acquistato di tutto, ma tra tutone, joggers, felpe, cibo e ogni attrezzo da cucina e stampo da infornare, la cravatta ha dato forfait.
Da sempre simbolo maschile per eccellenza e declinata in ogni colore e fantasia, complice lo smart working, ha visto un calo nelle vendite che fotografa il suo venir meno nell’ utilizzo.
Per lavorare da casa, se proprio non è prevista una riunione su qualche piattaforma di videocalling, la cravatta non è indispensabile e, mal che vada, nella riduzione delle occasioni d’uso, ci si può permettere di rovistare nell’armadio.
Se poi sono diradate anche le uscite e la mondanità è in stand by, la cravatta diventa un accessorio utile solo ai pochi che proprio non riescono a farne a meno.
E’ immaginabile, ma anche tangibile: i report annuali di Sistema Moda rilevano in modo inequivocabile come l’industria tessile della cravatta nel 2020 abbia subito un calo pari al 50% del venduto e al 42,7% nel settore export.
Eppure, il 22% degli italiani ha acquistato in questo stesso lasso di tempo carichi di capi d’abbigliamento online.
Molto più dei “colleghi” europei visto che, secondo i dati dell’agenzia statunitense Capterra, la percentuale di italiani che ha avuto le prime esperienze con l’e-commerce è stata del 64% a fronte di una media europea del 55%.
E la moda, anche se soprattutto femminile, è stata in primo piano, evidenziando, come sempre fa, le nuove tendenze della società.
Niente più cravatta dunque?
Le previsioni non sono così perentorie.
L’elemento più creativo dell’abbigliamento maschile, magari con rinnovati tessuti, colori, decorazioni e forse anche con nuovi tipi di nodi, è pronto per la riscossa. In fondo, è dura abbattere lo status symbol di due secoli di vite e di cultura.