“Dobbiamo assicurare la parità di condizioni nel mercato del lavoro e colmare il divario di retribuzione tra i generi ed aumentare il numero di donne in posizioni di responsabilità. Dobbiamo rafforzare i nostri sistemi di sicurezza sociale in modo tale da favorire l’evoluzione delle carriere delle donne. E dobbiamo colmare il divario tra la rappresentazione maschile e quella femminile nel mondo della politica. Il nostro obiettivo in Italia è quello di investire, entro il 2026, almeno 7 miliardi di euro per la promozione dell’uguaglianza di genere”.
È un vero e proprio “manifesto” a favore del superamento delle disparità di genere, quello che ha dipinto il premier Mario Draghi nel videomessaggio inviato in occasione del “Women Political Leaders Summit”.
Le donne, talenti discriminati
“Ogni giorno – ha sottolineato Draghi – milioni di ragazze si trovano a dover imparare, a proprie spese, che non possono realizzare i propri sogni. Devono subire discriminazioni, a volte anche violente”.
“Devono accettare anziché scegliere, – ha proseguito – devono obbedire anziché inventare. Solo perché sono donne. Questa situazione non solo risulta immorale ed ingiusta, ma rappresenta anche un atteggiamento miope. Le nostre economie stanno perdendo alcuni dei nostri talenti migliori. Le nostre società si stanno lasciando sfuggire alcune delle migliori leader del futuro.”
La svolta italiana e globale
L’Italia con il governo Draghi ha dato una svolta nel ruolo delle donne in politica otto sono le donne ministro di questa legislatura, quattro vice ministro e sedici sottosegretari, una scelta quella del presidente Draghi che è proseguita anche nella nomina del capo dei servizi segreti Elisabetta Belloni.
“Questi – ha commentato Draghi – sono solo dei primi passi. Quest’anno l’Italia ha la presidenza del G20. Ad agosto terremo una conferenza ministeriale sull’emancipazione femminile per la prima volta nella storia del G20. Vogliamo aiutare le leader femminili in tutto il mondo a favorire l’emancipazione di altre donne.”
Una svolta quella dell’attenzione al mondo femminile nel mondo del lavoro che ha caratteristiche globali: a dirigere il museo del Louvre dall’1 settembre sarà per la prima volta una donna Laurence des Cars, mentre l’italiana Alessandra Galloni è la prima direttrice donna in 170 anni dell’agenzia di stampa Reuters e ancora Samantha Cristoforetti sarà la prima donna europea ad esser a Capo della stazione spaziale internazionale.
Valentina Rossi