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Covid, da oggi quasi tutta l'Italia passa in zona bianca

Covid, da oggi quasi tutta l'Italia passa in zona bianca

L’Italia è quasi tutta in zona bianca. Sono infatti 12 le regioni, più la provincia autonoma di Trento, ad aver cambiato colore.
Oltre 40 milioni gli italiani non hanno più limitazioni di coprifuoco: circa un italiano su due è quindi libero di circolare senza limite orario.
Dal 21 giugno il coprifuoco, in ogni caso, sarà eliminato in tutta Italia.
Resteranno, anche in zona bianca, le regole di contrasto al Covid che prevedono distanziamento di almeno un metro, obbligo della mascherina e igienizzazione delle mani.
Sono attualmente in vigore norme che disciplinano la graduale ripresa della nostra vita quotidiana come i pranzi o le cene nei ristoranti.
La circolare del ministro della salute del 4 giugno scorso dispone che, fino al 21 giugno, in zona bianca “il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di 6 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”. In zona bianca sono consentite le feste, ma con il green pass, norma questa che da martedì 15 giugno sarà attiva anche in zona gialla. Per potervi partecipare infatti è necessario avere uno dei 3 requisiti verdi previsti dai decreti in vigore: il certificato di vaccinazione completa (che ha validità di 9 mesi a partire dal completamento dell’intero ciclo),  la prima dose di  vaccinazione effettuata almeno 15 giorni prima dell’evento, il  certificato di guarigione dal Covid che ha validità 6 mesi, oppure un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento.
Rimane ancora vietato ballare nelle discoteche sebbene sia allo studio da parte del Comitato tecnico scientifico un protocollo per consentire la piena fruizione delle sale danzanti.
Ma se in Italia si va sempre più verso le riaperture, in Inghilterra è scattato un campanello d’allarme per  la variante Delta, meglio nota come variante indiana, che ad oggi rappresenta circa il 90%  dei casi registrati. Il premier Draghi, nel corso dei lavori del G7, ha dichiarato che, se fosse necessario, a seguito di aumento di contagi si inserirà la quarantena per chi arriva dall’Inghilterra, ma che al momento questa misura non è necessaria.

 

 

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