Sono circa 345 milioni quelli che la struttura commissariale per la gestione dell’emergenza-Covid è riuscita a risparmiare attraverso l’azione di razionalizzazione e spending review già poste in essere e finalizzate durante la gestione di Francesco Paolo Figliuolo.
È stato lo stesso commissario straordinario a quantificare la minor spesa durante l’audizione in commissione Bilancio alla Camera per la rendicontazione della struttura.
Figliuolo, del resto, ha sottolineato come, per raggiungere l’obiettivo della vaccinazione dell’80% della popolazione entro settembre, “non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi. L’Italia ha tutto: bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata”.
Niente primule, si recuperano gli spazi
Oltre metà dei soldi fin qui risparmiati si collegano con “l’annullamento della procedura di gara, e quindi dell’intera progettualità, relativa alla fornitura di padiglioni temporanei destinati alla somministrazione dei vaccini” ha spiegato Figliuolo. L’aver rinunciato alle cosiddette “primule”, che sarebbero costate ognuna circa 400 mila euro, ha consentito “un risparmio presunto di 189 milioni di euro”.
Anziché allestire le strutture temporanee, la scelta compiuta dalla gestione commissariale è stata quella di adattare gli spazi già esistenti a hub vaccinali.
Le voci del risparmio
L’avvio dell’analisi di merito delle attività contrattuali secondo i principi di buon andamento dell’azione amministrativa non si è però limitata a questo.
Il commissario ha ricordato come siano state “avviate diverse azioni volte a esplorare ogni margine di rinegoziazione degli impegni assunti, ovvero ove possibile a risolvere consensualmente i contratti già stipulati”.
La rinegoziazione dei prezzi praticati per lo stoccaggio merci ha così determinato risparmio di circa 22 milioni di euro al mese, a decorrere dallo scorso mese di marzo. Un altro milione e mezzo di euro è stato risparmiato rinegoziando la fornitura di ulteriori aghi e siringhe, indispensabili per la corretta esecuzione della campagna vaccinale e 44,5 milioni riducendo l’utilizzo delle tute monouso.
È stato inoltre azzerato il costo aggiuntivo derivante dalle spedizioni urgenti.
Le spese
“Anche se a oggi non è stato ancora effettuato un formale passaggio di consegne con la precedente gestione e anche in ragione della complessità dell’attività amministrativa e contrattuale realizzata sin da maggio 2020 – ha concluso Figliuolo – si è provveduto al pagamento di oltre 1,6 miliardi di euro, per lo più riferiti a impegni di spesa precedentemente assunti”.