Venezia è con Marco Zennaro, l’imprenditore trattenuto forzatamente a Khartoum, in Sudan, dal 18 marzo 2021. Dopo il corteo acqueo di solidarietà di domenica 30 maggio, è stata aperta una petizione che sarà inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio affinché lo Stato Italiano si attivi per riportare a casa Zennaro.
Finora sono state raccolte 35.580 firme, l’obiettivo è di arrivare a 50.000.
Una petizione sostenuta anche dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e dal Consiglio regionale veneto che hanno sollecitato l’intervento per il rimpatrio del connazionale.
“Zennaro deve essere rilasciato – ha scritto in un tweet Brugnaro -. Questa è una situazione inaccettabile per la quale chiedo un intervento immediato”.
Quarantaseienne, titolare di un’azienda di Marghera (Ve) con 26 dipendenti e padre di tre figli, Marco Zennaro è in stato di arresto per una denuncia formulata da una persona che, forte delle relazioni con potenti miliziani sudanesi, avrenne fatto un uso distorto della denuncia penale per costringerlo a pagare in cambio della libertà.
Un pagamento che farebbe seguito ad un altro precedentemente eseguito sotto minaccia prima che l’uomo venisse arrestato al momento di imbarcarsi sul volo che lo avrebbe riportato a casa.
L’arresto di Marco Zennaro non è mai stato convalidato da un giudice e, secondo quanto riferito dal suo legale, l’imprenditore veneto starebbe vivendo in condizioni disumane.
Per riportare Marco a casa e dalla sua famiglia si può firmare la petizione al link www.change.org/p/liberare-marco-zennaro-da-un-atroce-prigionia-in-sudan
