Il Veneto sta per chiudere la seconda settimana consecutiva con parametri da zona bianca, continuando a puntare sul 7 giugno per l’inserimento nella fascia più bassa nella cabina di regia della prossima settimana. E la Regione sta già preparando l’ordinanza ricognitoria con cui riaprire tutte le attività per cui il decreto in vigore ha fissato scadenze per le settimane successive.
I numeri “bianchi” del Veneto
Nel presentare i numeri del Veneto alla vigilia della riunione settimanale della cabina di regia di domani, 28 maggio, il presidente Luca Zaia li ha definiti “da pienissima zona bianca”. Si parla infatti di un Rt a 0,69, un’incidenza su 100 mila abitanti a 29,8 e una percentuale di occupazione ospedaliera al 7% sia in area non critica che in terapia intensiva. Il bollettino, intanto, sottolinea anche come gli attualmente positivi in Veneto sono ora 9.377 e i ricoverati 735 (-38 in 24 ore).
“Immagino – ha commentato il governatore – che l’Istituto superiore di sanità domani confermerà questi valori per i parametri di riferimento e quindi ci avviamo all’ultima settimana, la prossima, per arrivare alla zona bianca. Faccio quindi ancora una volta appello a tutti a rispettare le misure contro la diffusione del contagio. Perché, adesso, la luce in fondo al tunnel adesso c’è”.
Le riaperture
Riguardo alla zona bianca, nella riunione della Conferenza delle Regioni di mercoledì 26 è passata la linea proposta dal Veneto. Ovvero togliere il coprifuoco (“e non era così scontato”, commenta il presidente) e riaprire subito dopo il passaggio in bianco, con il rispetto delle linee guida, tutte le attività la cui riapertura è già prevista dal Governo, ma con date più avanzate.
“Tra governatori – ha spiegato Zaia – abbiamo deciso di trovare il punto di incontro per un provvedimento uniforme tra tutte le Regioni, visto che dovremo procedere con una decretazione per agevolare le riaperture”.
L’unico aspetto “creativo” su cui il Veneto sta cercando di verificare se ci sono le condizioni che lo permettono è quello di una riapertura, anche se temporanea, di luna park e spettacoli viaggianti in occasione delle sagre e delle discoteche, chiuse sine die, almeno introducendo la ristorazione o la mescita al tavolo, se già autorizzate.
Verso la terza dose di vaccino
Nelle ultime 24 ore, in Veneto sono state effettuate altre 29.638 somministrazioni di vaccini, con gli over 80 al 97,9% di copertura, gli over 70 all’85,5% e gli over 60 all’81%. “Sta andando benissimo – ha commentato il presidente – perché l’obiettivo era quello di vaccinare soprattutto chi ha più di 60 anni”. Anche sotto questa soglia d’età, in ogni caso, gli over 50 sono al 72% e gli over 40 al 52%.
“Nei bollettini – ha anticipato Zaia – troviamo corretto scrivere in futuro se un ricoverato sia stato vaccinato o no, per capire se, come sta dimostrando oggi e come non avevamo dubbi, il vaccino funziona. E ci stiamo preparando alla campagna vaccinale per la terza dose. L’autunno sarà per noi un banco di prova, perché ci sarà una sovrapposizione con la campagna antinfluenzale e, non potendo mischiare i diversi vaccini per farli insieme, serviranno inoculazioni separate”.