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Decreto sostegni bis: ecco cosa prevede

Decreto sostegni bis: ecco cosa prevede

“La vera crescita arriverà con le riaperture. Saranno queste il sostegno più efficace. Ma i mesi che verranno saranno complessi, nonostante ci siano già dei buoni segnali di ripresa nel Paese. L’economia è ancora in un momento di recessione ma credo che le imprese possano guardare al futuro con ottimismo. Questo governo vuole accompagnare i cittadini in questi mesi che verranno”.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha introdotto così, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il Decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei Ministri.

Il Decreto Sostegni Bis

Un provvedimento composto da 77 articoli, che mette in campo 40 miliardi di euro, 17 dei quali per le imprese, alcune novità come le modalità di erogazione dei sostegni, in parte secondo il criterio del fatturato e in parte secondo il criterio dell’utile, il rifinanziamento del Rem, stanziamenti per la lotta al Covid, misure sull’occupazione e misure per i giovani. Per i quali non sono solo previsti degli aiuti per l’acquisto della prima casa ma anche di welfare.
Vogliamo un’Italia per i giovani – ha detto il presidente Draghi – In questo decreto c’è molto rivolto a loro e ancor più nel Pnrr, dove i giovani, insieme alle donne, sono ovunque”.

Nell’ottica di favorire la permanenza dei giovani in Italia è stata pensata anche la definizione, prevista nel Sostegni Bis, di un fondo per la ricerca di base, il “Fondo Italiano per la scienza” (150 milioni di euro quest’anno e 50 per ogni anno a venire) e il concorso ordinario per i docenti le cui procedure partiranno subito, in modo tale che a settembre le scuole riaprano già a regime, a iniziare dai 3 mila professori di materie scientifiche e tecnologiche che mancano all’appello.
La stanziamento previsto dal decreto Sostegni bis per l’avvio della scuola in sicurezza, a settembre, è di 470 milioni di euro.

Imprese

Per le imprese sono stati stanziati 17 miliardi di euro, 9 per gli aiuti su credito e liquidità e 4 per i lavoratori e le fasce maggiormente in difficoltà. 4 miliardi di euro sono stati destinati ai cosiddetti ristori “a conguaglio”, quelli calcolati cioè sul risultato d’esercizio secondo il criterio dell’utile.

Turismo

E’ soprattutto sulla crescita del turismo e della ristorazione che si punta ora.
Per agevolare la ripresa di questo settore fondamentale, ai 700 milioni del Decreto Sostegni, si aggiungono con il Sostegni bis altri 3 miliardi di euro.
La vera novità sta nel fondo istituito per il rilancio dell’attività turistica nelle città d’arte.
50 milioni di euro per città i cui territori siano riconosciuti patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
A tutte, invece, viene riconosciuto nel 2021 un contributo di 100 milioni di euro per il mancato incasso della tassa di soggiorno comunale.
Il decreto prevede anche indennità per i lavoratori stagionali.
Al centro dell’attenzione, anche agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche, per le quali è stato istituito un fondo di 250 milioni di euro.

Occupazione

Il ministro Andrea Orlando ha reso note poi tutta una serie di misure approvate per far fronte allo sblocco dei licenziamenti.
“Nel decreto – ha assicurato – c’è tutta una serie di strumenti per contenere gli effetti negativi che ci saranno. Tra queste, il contratto di rioccupazione, che prevede 6 mesi di sgravio contributivo al 100% e l’esonero totale per chi rientra dalla Cassa Covid”.
In sostanza, per le aziende che chiederanno la Cassa Covid entro giugno il blocco dei contributi sarà prorogato  fino al 28 agosto. Quelle che invece dal primo luglio utilizzeranno la cassa ordinaria non saranno tenute a pagare le addizionali a patto che non licenzino.
“Ci aspettiamo che la nostra economia abbia un rimbalzo già in questo trimestre – ha detto il premier Draghi – E’ presto però per parlare di crescita sostenuta.  Per questo avremo bisogno dello sforzo del Pnrr. Ora ci attendiamo una forte ripartenza del turismo e della ristorazione. Il terreno per le imprese è pronto. Presto saranno chiamate al dialogo anche sul Pnrr”.

Consuelo Terrin

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