La campagna vaccinale contro il Covid del Veneto passa alla coorte d’età più numerosa.
Dalle 16 del 7 maggio, i quasi 800 mila cittadini tra 50 e 59 anni potranno prenotarsi fino al 9 giugno.
«C’è posto per tutti – ha sottolineato il presidente della Regione, Luca Zaia, dando l’annuncio – anche perché il 16% di chi appartiene a questa fascia d’età è già stato vaccinato perché appartenente a un’altra fascia prioritaria. Invito quindi a non intasare i centralini, con un po’ di pazienza ed evitando quindi di intasare il call center. E a scegliere le date più vicine».
Anche gli over 40 entro maggio
I vaccini utilizzati saranno quelli a Rna (Pfizer e Moderna). Si partirà, come ha chiarito Zaia, con 4 mila posti disponibili per gli over 50 sabato 8, passando però già lunedì a 30-40 mila al giorno.
«Non escludo – ha continuato il presidente – di anticipare anche la vaccinazione di chi ha tra 40 e 49 anni: punto a farli prima di fine maggio». La campagna vaccinale in Veneto, del resto, continua a ritmi spediti: con le 44.774 vaccinazioni delle ultime 24 ore si è toccata quota 1.925.867 somministrazioni, 1.344.074 delle quali prime dosi.
La risposta per fasce d’età
Le percentuali di adesioni alla vaccinazione sono del 96,3% per gli over 80, del 78,4% tra 70 e 79 anni («un successo», per Zaia), del 46,8% per chi ha tra 60 e 69 anni.
«Ma con le prenotazioni arriviamo già vicini al 65%», precisa il presidente. Quanto a disabili e vulnerabili, le percentuali sono rispettivamente del 69,5% e del 62,9%. «Eravamo già pronti da qualche giorno per passare ai cinquantenni – ha spiegato Zaia – ma abbiamo atteso qualche giorno, per avere la conferma delle forniture».
Il magazzino
Alla mezzanotte del 6 maggio, le scorte del Veneto ammontavano complessivamente a 272 mila dosi.
Di queste, 124 mila erano di Pfizer-BioNTech, 117.355 di AstraZeneca, 19.897 di Moderna e 10.732 di Johnson&Johnson. Per la prossima settimana sono annunciate consegne per altre 214 mila dosi.
I nuovi centri vaccinali
Zaia ha annunciato anche l’avvio di nuovi centri vaccinali ufficiali, grazie all’adesione delle aziende, che ne sosterranno i costi pur essendo a disposizione di tutti. Si parte da Luxottica nel Bellunese, Aermec nel Veronese e Marzotto nel Vicentino. «Ringraziamo le aziende – ha commentato il presidente – che si sono messe a disposizione nell’ottica di fare un servizio ai Veneti.». I centri sono inseriti nel sistema unico di vaccinazione. Vi è poi l’idea di aprire un centro per ogni località turistica del Veneto Orientale, da destinare ai lavoratori turistici, ma a disposizione di tutti fino alla definizione dei criteri per la vaccinazione degli operatori del comparto.
Il Veneto non rischia l’arancione
Nonostante l’Rt a 0.95, il presidente garantisce che il Veneto non rischierà la prossima settimana il passaggio in arancione. «Non solo la previsione – ha sottolineato Zaia – è di un prossimo abbassamento, ma abbiamo anche, tra i tre possibili scenari interni ai colori, uno scenario di rischio basso secondo gli altri indicatori. E questo ritara lo stesso Rt su altri protocolli con relative misure».
Il bollettino
Il Veneto, del resto, ha fatto registrare nelle ultime 24 ore il dato più basso dell’incidenza dei nuovi positivi sui tamponi (1,56% su 40.280 test) della terza ondata. E i ricoveri sono scesi di altre 53 unità, toccando quota 1.228.
«Dobbiamo scollinare il 20 maggio indenni, poi spero che si possa guardare avanti ancor più positivamente. Anche se, chiarisco, non dico che la partita del coronavirus sia finita, tanto più che, nei prossimi giorni, sconteremo i dati della riapertura delle scuole e di altre riaperture» ha affermato Zaia.