Sport +

Vaccinati gli azzurri. Parte l'avventura dell'Italia agli Europei di calcio

Vaccinati gli azzurri. Parte l'avventura dell'Italia agli Europei di calcio

Un anno fa, un vaccino contro il Covid ancora non esisteva. Le grandi manifestazioni sportive in calendario per l’estate 2020, Europei di calcio e Olimpiadi, furono così giocoforza rinviate di un anno.
Adesso è proprio la vaccinazione che renderà possibile un ritorno alla quasi-normalità, con almeno una parte di pubblico sugli spalti, anche per lo sport mondiale. Perché manca poco più di un mese alla gara inaugurale di “UEFA Euro 2020”, in agenda per le 21 dell’11 giugno allo Stadio Olimpico di Roma. E sono ufficialmente partite le vaccinazioni per i calciatori che difenderanno nella manifestazione calcistica continentale i colori dell’Italia.

La vaccinazione degli “Azzurri”

Nella giornata di lunedì 3 maggio a sottoporsi alla somministrazione della prima dose sono stati gli atleti inseriti dal commissario tecnico Roberto Mancini nel primo elenco di calciatori in predicato di vestire la maglia azzurra. Di questi, 12 sono stati vaccinati all’Istituto Spallanzani di Roma e una quindicina all’Istituto Humanitas di Rozzano, nel Milanese. “In continuità con quelli che sono i principi del Governo italiano – ha sottolineato nell’occasione il presidente della Figc, Gabriele Gravina – noi ci posizioniamo comunque a valle di una fase protetta, in cui sono stati vaccinati coloro che hanno bisogno di maggiori attenzioni”.

Una bolla strategica per disputare in Italia la fase finale dell’Europeo

L’autorizzazione alla vaccinazione in priorità dei calciatori è stata concessa dalla Struttura commissariale in accordo col Ministero della Salute. “Questa è l’occasione – ha aggiunto Gravina – per ringraziare il Governo per aver permesso di disputare qui in Italia la fase finale dell’Europeo, e perché ci consentirà di far svolgere questo evento con la massima sicurezza”. “Siamo felici e orgogliosi di aver fatto il vaccino – ha commentato l’attaccante della Lazio e della Nazionale, Ciro Immobile – di aver fatto questa vaccinazione. Vogliamo che sia un esempio per tutti, per ribadire ancora una volta quanto sia importante vaccinarsi. E spero che presto arrivi la possibilità di farlo per tutti”.

vaccini azzurri

Un Europeo sicuro dal Covid

La disputa dell’Europeo di calcio vuole dunque essere un segnale che va al di là dell’evento sportivo. “Credo che gli Europei – ha affermato il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia – saranno un’occasione simbolica per dire che stiamo ripartendo a un Paese che vuole tornare alla normalità. Vaccinare atleti e staff significa creare quella bolla necessaria che ci è stata chiesta e probabilmente ci consentirà di poter far accedere all’Olimpico un numero abbastanza rilevante di spettatori. La vaccinazione è strategica, ma senza comportamenti responsabili e non rispettando le regole rischia di essere vanificata”.

Il “Pass” per gli stadi

Per entrare allo stadio, che sarà aperto con una capienza ridotta tra il 25% e il 33% di quella massima, bisognerà essere vaccinati e in possesso della relativa certificazione o aver effettuato nelle 24-48 ore precedenti un tampone naso-faringeo con esito negativo.
“Il virus – ha concluso Vaia – sarà sicuramente debellato. Ma finché questo non avverrà, dovremo conviverci, contemperando senso di responsabilità e di apertura. È un messaggio che lanciamo all’Europa: questo Paese è in grado di avere efficienza e responsabilità”. Lo Spallanzani vaccinerà in seguito anche gli atleti italiani che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo.

L’Europeo di calcio e l’Italia

Non solo per le regole legate al Covid, UEFA Euro 2020 è già di per sé un evento del tutto particolare. A differenza di quanto avvenuto in passato, quando furono al massimo due Paesi a organizzare insieme la manifestazione, si tratta infatti di un torneo itinerante, con 11 sedi in altrettante Nazioni diverse.
Per l’Italia c’è Roma. Lo Stadio Olimpico, insieme alla gara inaugurale, vedrà contrapposte Italia e Turchia, ospiterà anche gli altri due incontri del “Gruppo A” degli Azzurri (Italia-Svizzera il 16 giugno alle 21 e Italia-Galles il 20 giugno alle 18) e il quarto di finale del 3 luglio alle 21.

L’Italia può passare il turno classificandosi in uno dei primi 3 posti del girone, anche se avrà la certezza di proseguire nella manifestazione solo se sarà prima o seconda alla fine del raggruppamento. In caso di prima posizione, giocherà l’ottavo di finale a Londra (capienza dello stadio di Wembley almeno al 25%) il 26 giugno alle 21 contro la seconda del “Gruppo C” che vede Olanda, Ucraina, Austria e Nord Macedonia. E l’eventuale quarto di finale a Monaco di Baviera (capienza al 22%) il luglio alle 21.
Se gli Azzurri chiuderanno la prima fase al secondo posto, si sposteranno invece in Olanda, ad Amsterdam (26 giugno alle 18, stadio aperto tra il 25% e il 33%), per affrontare la seconda del “Gruppo B” con Belgio, Danimarca, Russia e Finlandia e poi nel caso a Baku, in Azerbaigian (stadio aperto al 50%)

Il  calendario di Euro 2020

Rispetto a quanto stabilito inizialmente, sono cambiate due sedi. Per quella spagnola, Siviglia (apertura tra il 25% e il 33%) ha preso il posto di Bilbao. Venuta meno Dublino, la sede irlandese è stata sostituita con la russa San Pietroburgo (capienza al 50%). La maggior parte degli stadi di Euro 2020 vede una capienza ammessa tra il quarto e il terzo di quella massima. È il caso anche di Copenaghen (Danimarca), Bucarest (Romania) e Glasgow (Scozia). Solo per Budapest, in Ungheria, è prevista l‘apertura degli spalti al 100 per 100 della capienza.

Il percorso dell’Europeo durerà esattamente un mese. La finale è infatti in calendario per l’11 luglio, in Inghilterra, nel rinnovato storico stadio di Wembley, alle 21. Londra ospiterà anche le due semifinali, in programma il 6 e il 7 luglio, sempre con calcio d’inizio alle ore 21.

Alberto Minazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.