Il Veneto è arrivato a somministrare 48.492 vaccinazioni nella giornata del 29 aprile. La percentuale di copertura con la prima dose è già al 20% per gli over 60 e la prospettiva è quella di chiudere questo ulteriore step tra il 10 e il 15 maggio per iniziare con gli over 50.
«Puntiamo – ha spiegato il presidente della regione Luca Zaia – a mantenerci tutti i giorni sopra le 40 mila vaccinazioni. Ricordando che un terzo sono richiami, se continuiamo a tirare come stiamo facendo, potremo presto aggredire nuove fasce d’età. Anche perché gli stessi cittadini si stanno mettendo d’impegno».
La risposta delle classi d’età
Anche la risposta di chi ha tra 70 e 79 anni «non sta andando male», sottolinea il presidente. «Ci stiamo avvicinando al 70%, con una proiezione del 75%. Gli over 80, poi, li abbiamo sostanzialmente chiusi. E mettere in sicurezza gli over 60 significa aver fatto gran parte del lavoro per proteggere la nostra comunità. Stiamo scendendo velocemente per avvicinare cinquantenni e quarantenni, perché sappiamo che la vaccinazione è per noi la via d’uscita. Non dimentichiamo infatti il dato di Israele, che praticamente non ha più mortalità».
I medici di medicina generale che stanno vaccinando sono ora 2.250 e hanno effettuato circa 75 mila somministrazioni, molte a domicilio.
Vaccinazioni per i lavoratori turistici
Arrivando a vaccinare i più giovani, si porrà però il problema delle indicazione delle agenzie del farmaco.
Per chi è sotto i 60 anni si possono infatti usare i soli vaccini a Rna messaggero. La questione si porrà in particolare per i lavoratori. «Non poter utilizzare a oggi Johnson&Johnson e AstraZeneca per loro – commenta Zaia – è un fattore limitante non da poco. Per quelli del comparto turistico, credo che la vera soluzione potrebbe essere quella della creazione di hub vaccinali dedicati, per la gestione più semplice di sieri che richiedono una conservazione a temperature molto basso».
Le forniture
La dotazione di scorte in Veneto, alla mattina di venerdì 30, era di circa 222 mila dosi. Per domani, sabato 1 maggio, sono in arrivo altre 150 mila dosi di AstraZeneca, 29 mila di Moderna e 14 mila di Johnson&Johnson.
«Moderna – ha rivelato il presidente – manterrà costante per tutto maggio la fornitura settimanale di 29 mila dosi e Pfizer passerà da 150 mila a 225 mila. Sui vaccini a Rna messaggero, c’è dunque la garanzia di stabilità sulle forniture attestate attorno alle 250 mila unità. Adesso che abbiamo un po’ più di vaccini, per essere d’aiuto ai cittadini apriremo altri centri vaccinali, che potranno ospitare anche i medici di base».
Terapie intensive sotto 200
Un’altra notizia positiva arriva dal bollettino quotidiano. Le terapie intensive Covid sono scese sotto quota 200, attestandosi a 191 (-12 nelle 24 ore). È stata invece superata, di 1.645 unità, quota 5 milioni nei tamponi molecolari effettuati. Il tasso di nuovi positivi sui test (36.957 in 24 ore, compresi i test rapidi) è a 2,13%. Nonostante l’Rt, a 0,86, sia in crescita il Veneto attende quindi la conferma odierna della fascia gialla da parte della cabina di regia nazionale. Quanto alle scuole, l’ultimo monitoraggio del 27 aprile mostra 1.270 eventi attivi, con 1832 studenti e 169 tra docenti e operatori positivi (in quarantena rispettivamente 21.657 e 1.593). A crescere di più è la fascia tra 0 e 14 anni.