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Ambiente: tre Parchi italiani entrano nella Green List mondiale

Ambiente: tre Parchi italiani entrano nella Green List mondiale
Parco Gran Paradiso

Si arricchisce di nuovo patrimonio naturalistico la Green List mondiale dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
Tre incomparabili bellezze naturali italiane sono entrate a farne parte: il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, il Parco Foreste Casentinesi e quello Nazionale del Gran Paradiso.
Per i primi due si tratta di una new entry nella prestigiosa lista, mentre il Parco del Gran Paradiso rinnova la sua presenza per la terza volta dal 2014. Dei 24 Parchi nazionali presenti nel nostro Paese, sono questi polmoni verdi ad avere i requisiti che li hanno portati a pieno titolo nell’elenco in cui rientrano i migliori in termini di conservazione naturalistica e gestione sostenibile.

Il prestigioso riconoscimento che premia la natura

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura è il massimo organismo mondiale per i parchi e le riserve naturali, con sede in Svizzera, che premia le eccellenze mondiali delle aree protette certificando con l’inserimento nella Green List quelle che si distinguono dalle altre per l’ottimale gestione e conservazione degli ambienti naturali. Sono dieci le nuove aree che entrano nella lista.

La Green List di IUCN comprende oggi 59 parchi naturalistici distribuiti in 16 Paesi del mondo. Gli ex novo sono Svizzera e Corea del Sud. La nazione europea con il maggior numero di parchi nella lista è la Francia.

I Parchi nazionali nella Green List: il Gran Paradiso

Quello del Gran Paradiso è il parco più vecchio d’Italia, istituito nel 1922.
Si estende su una superficie di 71.043,79 ettari, prevalentemente montuosi, tra le regioni Valle d’Aosta e Piemonte attorno al Gran Paradiso, l’unico massiccio montuoso culminante a oltre 4000 metri interamente in territorio italiano. Il parco è estremamente ricco di flora, fauna, ecosistemi, laghi, cascate, torrenti e fiumi.

Cascate nel Parco Nazionale Gran Paradiso

La storia del Parco si lega strettamente alla salvaguardia dello stambecco, il suo animale simbolo.
Un tempo largamente diffuso a quote elevate su tutto l’arco alpino, è stato per secoli oggetto di caccia. Nel parco, nel 1856, nacque infatti la Riserva Reale di Caccia del Gran Paradiso per volere del re Vittorio Emanuele II. L’ultima caccia reale si svolse nel 1913.
Nel 1933 la Commissione Reale fu abolita con regio decreto. La gestione del Parco passò al Ministero per l’Agricoltura e le Foreste contando solo 400 stambecchi.

Uno stambecco in quota

L’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso fu istituito nel 1947. Negli anni 2000 è riconosciuto come sito di interesse comunitario e fa parte dell’Important Bird Area “Gran Paradiso”, mentre nel 2006 è stato insignito del Diploma europeo delle Aree protette rinnovato nel 2012 assieme al Parco nazionale della Vanoise. Nel 2014 è l’unico Parco italiano ad entrare nella Green List delle aree protette.

Il Parco delle Foreste Casentinesi

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è stato istituito nel 1993.
Interessa un’area di circa 368 chilometri quadrati tra l’Emilia Romagna e la Toscana nelle province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. L’inserimento nella Green List arriva dopo il riconoscimento, nel 2017, di Patrimonio dell’Umanità Unesco, il primo in Italia per il valore ecologico di un ambiente naturale, per le faggete vetuste e la riserva integrale di Sasso Fratino.

Parco Foreste Casentinesi – Ph© parcoforestecasentinesi.it

Il parco, uno dei più importanti patrimoni forestali d’Italia, offre una varietà di paesaggi tra boschi secolari, prorompenti cascate e ruscelli, vallate e monti, mistici santuari, piccole chiese e caratteristici borghi. Ricca la fauna locale che si incontra: cinghiali, cervi, caprioli, daini, lupi e tantissimi uccelli.

La Riserva della Biosfera nella Green List

Anche il Parco nazionale Arcipelago Toscano, nato nel 1996, entra quest’anno nella Green List dopo altri importanti riconoscimenti.
E’ infatti inserito nel sito Unesco come Riserva della Biosfera. L’isola di Montecristo ha ricevuto il Diploma Europeo delle Aree Protette e Europarc Federation ha conferito la certificazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile.
Si tratta del più grande Parco marino d’Europa che tutela 56.766 ettari di mare e 17.887 di terra. Comprende tutte le 7 isole principali dell’arcipelago toscano (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri), ciascuna con le sue peculiarità e bellezze naturali che le rendono uniche, e alcuni isolotti minori e scogli.

PH© R. Ridi per il PNAT Isola del Giglio

Nel parco sono attivi da tempo diversi progetti di tutela ambientale sia per quanto riguarda la lotta alle specie aliene, sia per la tutela della biodiversità. L’area protetta è ricchissima di vegetazione, fauna, avifauna stanziale e migratoria e con fondali marini habitat ideale di ricci, stelle di mare, molluschi e pesci.

Silvia Bolognini

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