Agli italiani piace fare la spesa direttamente dai contadini.
Complice la pandemia che ci ha costretti in casa, negli ultimi 12 mesi le aziende agricole entrate nella vendita diretta sono aumentate del 5% e invece del 10% le famiglie che scelgono proprio le aziende agricole per la spesa.
Il dato è fornito da Cia-Agricoltori Italiani che, con la sua Associazione la Spesa in Campagna, raccoglie circa 6 mila aziende.
Un legame, quello tra il cittadino e l’agricoltore, che si è rinsaldato, complice anche il mercato online che, grazie all’e-commerce incoraggiato dalla pandemia, ha reso più vicino il mondo dei coltivatori.
In Veneto, subito dopo la chiusura forzata del 2020, le aziende agricole hanno registrato un aumento di fatturato del 14%.
Nel centro Italia la Toscana con Firenze, Prato e Pistoia conta oggi 10 mercati settimanali, con oltre 100 aziende coinvolte per un giro d’affari di circa 300 mila euro l’anno.
In Sicilia, Palermo è la prima città per mercati con 3 solo in città e per un totale di 75 espositori agricoli. Dopo il boom della scorsa primavera, ora la situazione è stabile con fatturato in due mesi di 50- 60 mila euro a mercato.
Oggi l’Italia conta in totale circa 1200 mercati contadini, ricorda Cia, per un fatturato di oltre 6,5 miliardi.
“Con le aziende lavoriamo per tutelare la qualità dei nostri mercati contadini – ha spiegato il presidente de la Spesa in Campagna-Cia, Matteo Antonelli – la fiducia consolidata in questo periodo, porta lontano e allo stesso tempo è un canale che contribuisce alla sostenibilità delle aziende delle aree rurali e alla promozione del territorio, tra i punti chiave della ripresa turistica dei prossimi mesi”.