Adottando a distanza un contadino si ricevono in cambio prodotti genuini e si aiutano le attività nel territorio in cui nascono
Immaginiamo il piacere di una tavola imbandita con prodotti genuini che nascono dal lavoro della terra e crescono al sole nel modo più naturale.
Tutto inizia dai volti e dalle storie dei contadini del nostro Paese.
Da nord a sud, l’Italia custodisce un patrimonio prezioso fatto di storia, arte, tradizioni. Anche di eccellenze enogastronomiche, tipiche degli oltre seimila borghi presenti in Italia.
Molte di queste rischiano purtroppo di estinguersi. Oggi è però possibile valorizzare i borghi storici anche attraverso la riscoperta dei suo prodotti agricoli più tipici con una semplice azione: l’adozione a distanza di un contadino. Vi spieghiamo di che cosa si tratta.
Cos’è “Coltivatori di Emozioni”?
Si tratta di una piattaforma di Social Farming. Il progetto è nato nel 2016 nel Nord del Salento per tramandare le tradizioni contadine valorizzando i frutti della terra e i luoghi in cui si producono. Le medie e piccole aziende, ma anche i singoli consumatori, possono “adottare” coltivatori tipici italiani. Che cosa significa? La rete offre la possibilità di scegliere quale attività agricola sostenere adottando a distanza gli agricoltori e i loro prodotti.
«Attualmente – spiega Biagio Amantia, ideatore dell’iniziativa e co-founder di “Coltivatori di Emozioni” assieme a Paolo Galloso – la piattaforma è presente in 15 regioni italiane con l’auspicio di arrivare a comprenderle tutte e 21 entro fine anno. In rete ci sono più di 40 progetti agricoli. Chiunque può dare il proprio contributo attraverso un gesto di solidarietà».
Dal peperone DOP di Frosinone al Mobidone dell’Oratino, dallo Zafferano di Navelli fino al carciofo violetto di Niscemi in Sicilia, solo per fare degli esempi. Questi e tanti altri prodotti possono essere salvati dall’estinzione con questa iniziativa.
Adotta un contadino e gusta i prodotti della tradizione
Partecipare al progetto è semplicissimo. Basta entrare nel portale www.coltivatoridiemozioni.com e decidere quale progetto sostenere. Con una donazione che varia da 25 a 100 euro si offrono ore di lavoro destinate al produttore per la semina, l’aratura, la trebbiatura, la raccolta. E’ possibile scegliere tra tre proposte di adozione presenti.
Ogni box regalo contiene i prodotti agricoli delle aziende che si decide di aiutare oltre a un certificato di adozione che suggella il legame tra sostenitore e produttore.
«Il nostro obiettivo – continua Biagio Amantia – è quello di aiutare attivamente le produzioni agricole di casa nostra, in particolare per i giovani che vogliano portare avanti le tradizioni agricole di famiglia. Per questo siamo andati oltre il semplice sistema di sostegno e ricompensa. Ogni adozione genera infatti dei buoni lavoro – del valore di dieci euro – che vanno direttamente agli agricoltori per completare la propria filiera produttiva.
Scegliamo produttori di piccole dimensioni, famiglie, giovani, che coltivano una tipicità rappresentativa del territorio e diventano partner attivi del progetto. Tra i nostri valori ci sono innovazione, sostenibilità, occupazione attraverso i buoni lavoro, il supporto ai produttori che possono portare avanti e tramandare le tradizioni agroalimentari».
La rinascita delle piccole realtà agricole e la salvaguardia dei prodotti tipici
«Il progetto – conclude Biagio Amantia – è ambizioso ma molti stanno raccogliendo il nostro messaggio. Insieme ad altri professionisti, appassionati di enogastronomia e tradizioni, abbiamo fatto squadra per cercare di evitare l’estinzione di numerosi prodotti tipici, che hanno origine in vari territori della penisola.
Da Natale 2020 abbiamo iniziato la collaborazione anche con l’Associazione Borghi più belli d’Italia, oltre all’Agenzia Nazionale del Turismo e lo chef Simone Rugiati. Questo perché ai prodotti della terra si abbini la valorizzazione degli oltre seimila borghi che in Italia rischiano l’abbandono. “Coltivatori di Emozioni” sta diventando una rete sostenibile sempre più grande che coinvolge diversi interlocutori dalle aziende agricole, protagoniste e destinatarie del supporto ai privati e le aziende che si impegnano a sostenere i progetti».
“I Tour delle Emozioni”
E’ possibile sentirsi parte del progetto anche solo guardando i video girati con Simone Rugiati in giro per l’Italia. I “Tour delle Emozioni”, condotti dallo chef toscano da sempre molto attivo per il sostegno del made in Italy e dei produttori nonché alla qualità e al km zero, raccontano alcuni agricoltori che fanno parte della rete. Ci sono le loro storie, le materie prime e il prodotto finale passando per l’intera filiera produttiva.
*Foto in evidenza: ©CdE Cooperativa Altopiano Navelli Abruzzo Zafferano
Silvia Bolognini