Prevedere la siccità è possibile?
A questa domanda hanno provato a dare una risposta 3 studiosi dell’Università di Padova che hanno fondato Finapp, acronimo di Fisica Nucleare Applicata.
La Startup fondata nel 2018 dai ricercatori Luca Stevanato, Marcello Lunardon e Sandra Moretto ha sviluppato un sensore unico per misurare il contenuto idrico del suolo basato sulla misura dei neutroni ambientali prodotti dai raggi cosmici (Cosmic-Ray Neutron Sensing).
I dati ottenuti sono fondamentali per la regolazione dei bacini idrici e per consentire di sfruttare l’acqua nella produzione di energia senza rischiare di far scendere i bacini stessi sotto il livello minimo necessario.
L’innovativa creazione degli studiosi padovani può essere applicata anche al mondo dell’agricoltura. Il sensore, infatti, consente di monitorare la quantità di acqua nei campi coltivati e di ottimizzare i tempi di irrigazione.
In Toscana, per esempio, verrà utilizzata per studiare la biomassa nei vigneti.
Il Vietnam, invece, grazie a questa scoperta, creerà una rete di monitoraggio nazionale sull’umidità del suolo per studiare i cambiamenti climatici.
Con i dati raccolti potrà essere studiata la portata dei fiumi, fondamentale, soprattutto in certi Paesi, per conoscere la disponibilità idrica durante il periodo estivo, oppure per dare l’allarme alla popolazione in caso di piene pericolose.
Gli studiosi padovani hanno ottenuto per la loro scoperta numerosi riconoscimenti e premi anche a livello internazionale.
Finapp, infatti, è stata indicata come una delle migliori quattro start up sull’acqua al mondo.