Una città che cerca di ripartire e attrarre un turismo “fuori porta” consapevole e curioso, valorizzando e promuovendo le proprie eccellenze.
L’obiettivo, a breve e medio termine, più volte manifestato da istituzioni, privati, aziende e categorie di lavoratori, è al centro del progetto di “economia circolare” lanciato da Venezia InVita. La nuova associazione propone infatti una serie di iniziative ed eventi rivolti non tanto a pubblico internazionale bensì a quello residente e di prossimità (provinciale, regionale, nazionale), coinvolgendo direttamente e in prima persona chi vive e abita la città e interagisce nell’area urbana.
I progetti di Venezia InVita sono infatti pensati per essere condivisi con diverse realtà che si occupano di Venezia in ogni sua sfaccettatura, dai ristoratori d’eccellenza agli artigiani artisti, dalle aziende bio ed ecosostenibili alle istituzioni cittadine in grado di fare da volano per una città che vuole rinascere “da dentro”.
Tra queste c’è anche il Venezia FC che, consapevole delle attuali problematiche della città, ha iniziato a pensare a come potersi rendere utile attraverso il proprio brand e il sistema calcio che, notoriamente, ha molto seguito.
“Per fare ciò avevamo però bisogno di trovare qualcuno disposto a lavorare in funzione della città in maniera totalmente pura e con passione. Abbiamo trovato in Venezia InVita la compagine giusta per riuscire a portare avanti insieme iniziative volte a dare sostegno a tutte le persone che vogliono rivivere la città lavorando”, spiega Paolo Poggi, direttore dell’Area Tecnica del Venezia FC. E così il primo step di questa nuova collaborazione che vede la squadra della città testimonial del processo di rinascita di Venezia, si concretizzerà domani (2 aprile ndr) quando il Venezia calcio entrerà in campo allo stadio Penzo con il logo di Venezia InVita. “Nella partita di venerdì contro la Reggina i giocatori indosseranno maglie a edizione limitata che saranno messe all’asta su Charity Stars – spiega Paolo Poggi- e mi auguro che questa iniziativa possa essere sostenuta in maniera sostanziale da chiunque ami Venezia e quindi non solo dai veneziani e dai tifosi”.
L’asta per sostenere i progetti
Il link dell’asta, www.charitystars.com/foundation/venezia-invita, è attivo e si può già partecipare a un’asta al buio che sarà finalizzata una volta conclusa la partita, quando i vari profili delle maglie verranno aggiornati con le specifiche di utilizzo da parte dei calciatori.
I fondi raccolti durante l’asta, che proseguirà fino a mercoledì 14 aprile alle 18, contribuiranno a sovvenzionare i vari progetti di Venezia InVita.
“Obiettivo dell’associazione è mettere in contatto diversi soggetti, istituzioni e privati, per concretizzare iniziative funzionali alla città che altrimenti rischierebbero di rimanere teoriche, ferme sulla carta. Vogliamo promuovere un’economia circolare che contribuisca a risollevare la città e chi ci lavora”, spiega il presidente Fabrizio Berger.
ResTour: il miglior cibo veneziano per 12 mesi
E’ il segretario di Venezia InVita, Angelo Zamprotta, ad entrare quindi nello specifico della collaborazione con il Venezia FC: “oltre all’asta su Charity Stars, abbiamo altri progetti in cantiere ed uno di questi vede nuovamente coinvolto il club arancioneroverde; si chiama resTour ed è rivolto ad una categoria particolarmente in difficoltà in questo momento, quella della ristorazione. Si tratta di un evento enogastronomico che intende mantenere alto il parametro di qualità legato alla territorialità ed alla stagionalità dei prodotti.
Durerà 12 mesi, coinvolgerà 30 ristoranti, locali storici e di giovani emergenti, e vedrà l’attuazione di un progetto collaterale in cui saranno nuovamente coinvolti i giocatori della prima squadra“. ResTour prevede che i ristoranti aderenti propongano, con cadenza mensile, una o più ricette (della tradizione veneziana o sue reinterpretazione), utilizzando uno o più ingredienti stagionali prescelti. “A partire dal 18 maggio, quando ci auguriamo che i ristoranti saranno aperti – spiega Zamprotta – sarà lanciato il calendario annuale 2021-2022 con le date e i ristoranti dove si potranno degustare le proposte gastronomiche suggerite“.
Un modo questo per avvicinare i cittadini alle tradizioni culinarie di qualità e, al contempo, creare un’attrattiva per un turismo di vicinanza che costituirà il più probabile degli scenari futuri.
Evento collaterale del progetto resTour è la mostra che sarà inaugurata il 22 maggio a Palazzo Corner Mocenigo, sede del Comando Regionale della Guardia di Finanza di Venezia.
Si tratta di una esposizione divulgativa delle tradizionali specie ittiche locali. L’artista veneziano Claudio Trevisan ha realizzato 60 fedeli illustrazioni ad acquerello a tema pesci e molluschi della laguna, un importante elemento di rappresentazione delle materie prime locali che saranno utilizzate per realizzare le ricette.
ResTour delivery
ResTour amplia inoltre la proposta dei ristoranti con il Delivery.
Questa opzione è specificatamente mirata per moltiplicare le opportunità di contatto tra i locali e i residenti e offre la possibilità di gustare a casa propria una ricetta tradizionale o reinterpretata. La prenotazione avverrà tramite la nuova App del partner Cocai Express e le consegne, in alcuni casi, saranno effettuate con lo speciale affiancamento dei giocatori del Venezia FC che consegneranno a sorpresa il piatto resTour a chi “parteciperà da casa” al progetto.
L’attenzione alle famiglie in difficoltà
Sarà una occasione di contatto tra diverse realtà della città.
Un progetto che parla di cibo, rilancio e contesto locale non può non vedere che molte persone hanno subito un colpo durissimo e tra le più fragili qualcuno ha difficoltà anche a mettere insieme “il pranzo con la cena”. ResTour, in collaborazione con Cipeca (Comitato indipendente pubblici esercizi – commercianti – attività artigianali), intende dare il proprio contributo chiedendo ai ristoranti aderenti un piccolo apporto di generi non deperibili. Saranno poi gli organizzatori, con il supporto di Cocai Express, a consegnare quanto donato all’Angolo del Riuso Solidale di Sant’Agostin, che da tempo supporta alcune famiglie in difficoltà e porta avanti un circuito virtuoso di baratto e riuso.
A conclusione del progetto resTour sarà realizzato un libro di ricette della prima edizione del progetto contenente la descrizione dei ristoranti partecipanti e degli chef coinvolti.
Il restauro della lapide in memoria dei calciatori del Grande Torino
Con il Venezia FC è in cantiere anche un altro progetto, attualmente al vaglio della Soprintendenza e del Comune: il restauro della lapide commemorativa conservata all’interno dello stadio Penzo dedicata ai calciatori che hanno perso la vita nell’incidente aereo di Superga nel 1949. A oltre 70 anni dall’accaduto, resta vivo e forte il cordoglio per il tragico evento che cancellò la squadra del Grande Torino, vincitrice di cinque scudetti consecutivi e che rappresentava la quasi totalità della Nazionale italiana di allora, compresi alcuni ex giocatori del Venezia. La lapide fu realizzata dall’artista veneziano Giuseppe Romanelli.
Claudia Meschini