Dal 2016 al 2019 le risorse nel capoluogo lagunare sono state incrementate di quasi il 50%
Prevenzione e repressione dei comportamenti illeciti tenuti all’interno dei comuni, vigilanza sulle attività commerciali, autorizzazioni per i pubblici esercizi, contrasto all’abusivismo su aree pubbliche, controllo dei mercati al dettaglio o all’ingrosso. Sono le azioni che quotidianamente il corpo di Polizia locale svolge nei territori comunali italiani per garantire ai cittadini sicurezza e ordine pubblico.
Un comparto messo particolarmente sotto pressione nell’ultimo anno per l’emergenza sanitaria e sul quale le amministrazioni investono sempre maggiori risorse.
Una recente analisi della Fondazione Openpolis di Roma lo dimostra. I risultati dell’indagine sulla spesa per Polizia locale al 2019, nelle città con più di 200 mila abitanti, vede ai primi tre posti sul podio italiano Milano, Firenze e Venezia.
L’analisi nazionale
Quanto puntano le amministrazioni comunali su Polizia locale, sicurezza e ordine pubblico? La voce di spesa è inserita nei bilanci dei comuni.
La classifica delle città italiane che maggiormente investono nel settore vede al primo posto Milano.
Tra i comuni più popolosi, il capoluogo lombardo è quello che spende di più per la Polizia locale con 141,94 euro pro capite, pari complessivamente a quasi 200 milioni di euro.
Seguono i 138,92 euro pro capite di Firenze e i 121,67 di Venezia.
Quarto e quinto posto vanno a Roma e Torino rispettivamente con 117,03 euro e 108,04. Tra le grandi città, quelle che investono meno in sicurezza sono Trieste (72,20 euro pro capite), Verona (61) e Messina (54,64).
Considerando la spesa dal 2016 al 2019, Milano è sempre stato il comune che maggiormente ha investito nel settore. Firenze e Roma hanno leggermente incrementato le risorse in questa direzione, mentre Torino le ha di poco diminuite. Il dato interessante riguarda Venezia.
Il capoluogo del Veneto ha infatti aumentato notevolmente gli investimenti: in quattro anni è passato da 84,19 euro pro capite a 121,67 registrando un incremento del 44,5%.
Venezia: la sicurezza prima di tutto
Il capoluogo lagunare oltre a essere terzo nella classifica nazionale in tema di sicurezza, è primo nella regione per investimenti di risorse in Polizia locale. In questi anni la Polizia locale di Venezia è diventata un’eccellenza a livello nazionale, contando anche sull’assunzione di nuove forze giovani che hanno abbassato l’età media da 56 a 34 anni.
L’obiettivo ambizioso di Venezia consiste nel creare un corpo metropolitano grazie alla nuova scuola di formazione che ha già impegnato 27 giovani nel percorso verso il titolo di Ufficiale di Polizia Urbana. Entro l’estate si conta di aumentare ulteriormente le forze in campo portando l’intera direzione della Polizia locale a 600 unità.
Venezia vanta l’apporto significativo della Smart Control Room del Tronchetto, la nuova sede dei Vigili urbani. Vincitrice del premio Agenda digitale 2020, rappresenta la più moderna centrale operativa in Europa. Un capillare e innovativo sistema di controllo digitale che, attraverso il monitoraggio costante dei dati raccolti dalle diverse centrali e dai sensori dislocati sul territorio, è in grado di coordinare sicurezza e servizi dell’intero territorio comunale.
Silvia Bolognini