Ermal Meta punta al bis a Sanremo, dopo la vittoria del 2018 in coppia con Francesco Moro. Il cantautore di origine albanese si aggiudica la seconda serata del Festival 2021 e, nella classifica completata dopo l’esibizione di tutti e 26 i big, la sua ballata “Un milione di cose da dirti” scalza “Dieci” di Annalisa dal primo posto.
La classifica: il podio
Sul podio, dopo le esibizioni di martedì e mercoledì, c’è anche Irama, terzo. Il giovane cantante ha, suo malgrado, scritto ieri una pagina di storia di Sanremo. Solo nel pomeriggio, accogliendo la proposta del direttore artistico Amadeus, i discografici hanno infatti accettato di non escluderlo dalla gara a causa della positività al Covid di due componenti del suo staff. Irama, comunque negativo al coronavirus, ha potuto così partecipare con la trasmissione della registrazione della prova generale.
E, nonostante sia stato l’ultimo a essere proposto, in una serata ancora molto lunga, ha colpito con il suo buon brano dalla chiara struttura dance. Ulteriore elemento di surrealtà di un Festival giocoforza unico, con le poltrone dell’Ariston stavolta riempite da un pubblico… di palloncini. Irama ha così potuto superare Malika Ayane, terza della serata e quarta nella graduatoria generale di un Festival che sta sfondando sui social network e tra i più giovani.
La classifica: la prima metà
A guardare l’esito delle due serate, gli artisti esibitisi nella seconda serata ottengono risultati mediamente migliori. Dopo Malika Ayane, nella graduatoria che sarà aggiornata dopo la serata delle cover di giovedì 4 marzo, si collocano tre cantanti della prima serata (Noemi quinta, Fasma sesto, Francesca Michielin e Fedez settimi), poi il quarto e il quinto classificato della seconda serata. Lo Stato Sociale propone il tipico brano divertente, con tanto di coreografia, ed è ottavo.
Willie Peyote è quindi nono con l’unico vero rap, condito con un ritornello cantato e ritmato, che comincia con la frase più attuale e provocatoria: “Questa è l’Italia del futuro: un Paese di musichette mentre fuori c’è la morte”. Dopo Francesco Renga (decimo) e Arisa (undicesima), completano la “top 13” delle due serate la vincitrice di “Amici” Gaia, sesta di tappa e dodicesima generale con le sue sonorità brasiliane, e il romano Fulminacci (settimo e tredicesimo), con il suo cantautorato leggero accompagnato dalla chitarra,
La classifica: la seconda metà
Sempre dalla seconda serata arriva La Rappresentante di Lista (ottavo posto parziale e quattordicesimo totale), con un brano elaborato in cui si sente, nel ritornello, la mano di uno degli autori e produttori più apprezzati: Dardust. Continuando a scorrere la classifica generale, tra il 15° e il 18° posto si piazzano Maneskin, Max Gazzè. Colapesce e Dimartino e Coma_Cose, tutti sul palco martedì. E, dopo l’intermezzo degli Extraliscio con Davide Toffolo (sonorità popolari con un arrangiamento moderno che valgono un nono posto “di tappa” e il 19° nella generale), ventesima è Madame, anche lei in scena nella prima serata.
Se gli artisti della seconda serata occupano tre delle prime quattro posizioni, è vero anche che sono loro quattro delle ultime sei. A partire da Giò Evan, rispettivamente decimo e ventunesimo, con il suo stile tra cantato e recitativo. Poi la veterana Orietta Berti (11^ e 22^), con un brano decisamente retro, il giovane ma classicissimo Random (12° e 23°) e Bugo (ultimo della seconda serata e terzultimo tra tutti e 26) che non colpisce più di tanto con la sua canzone ricca di richiami, a partire da Lucio Battisti. Sul fondo restano infine Ghemon (25°) e Aiello (ultimo della classifica generale).
Lo spettacolo
Anche nella seconda serata, aperta dalla seconda metà della gara dei giovani (passano alla finale di venerdì Wrongonyou e Davide Shorty, eliminati Greta Zuccoli e i gemelli Dellai), c’è tanto spazio per il contorno alla gara. L’omaggio alla canzone italiana nel mondo parte con Laura Pausini, fresca vincitrice del Grammy Award con “Io sì”, riproposta anche all’Ariston. E prosegue con il trio di tenori Il Volo, che completa un lungo tributo a Ennio Morricone. Ma anche Mina è ricordata, sia da Achille Lauro (con una lunga treccia rossa) che da Elodie, co-presentatrice di serata e cantante anche nel duetto con Fiorello sulle note di “Vattene amore”. C’è spazio, in prima persona, per grandi nomi della tradizione: Gigliola Cinquetti, Fausto Leali e Marcella Bella. Così come, restando alla musica, per Gigi D’Alessio.
"Tutte le volte che sono riuscita ad abbattere un muro, sono successe cose molto belle nella mia vita!"
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Zlatan Ibrahimovic, stavolta, interviene solo in collegamento: del resto, c’è anche la contemporanea del turno infrasettimanale di Serie A. Ma lo sport, con temi stavolta seri, è comunque sul palco. Alex Schwazer racconta infatti, in una sorta di intervista-spettacolo con Amadeus, la sua verità sul caso di doping che lo ha coinvolto. E il conduttore si fa serio, in avvio di puntata, anche per un tema delicato e di strettissima attualità: la campagna vaccinale, con un appello a renderla sempre più forte. Del resto, musica o non musica, questo sarà ricordato per sempre come “il Sanremo del Covid”.
Alberto Minazzi