Le Frecce Tricolori da sempre sono un orgoglio per l’Italia, sono un simbolo del nostro Paese nel mondo. Momenti che tutti attendono per rimanere con la testa all’insù ad ammirare le acrobazie e ad attendere il tricolore sparato dai fumogeni dei velivoli.
E oggi, 1 marzo 2021, compiono 60 anni.
La Pattuglia acrobatica Nazionale (PAN), fondata nel 1961 per volontà dell’Aeronautica militare, si compone dal 1963 di 10 velivoli, di cui 9 che volano in formazione e uno solista.
E’ la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo. Ha la sua base nell’aeroporto friulano di Rivolto e annovera tra le sue fila i migliori piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica Militare.
Sono un reparto di eccellenza e i loro voli vengono tutti effettuati a vista. Ciò significa che i piloti non ricorrono all’utilizzo di strumentazioni che permettono di adeguare il volo alla prospettiva del pubblico o che assicurino il mantenimento della distanza dagli ostacoli.
I piloti
Anche per questo motivo, i piloti delle frecce tricolori sono selezionati tra i migliori dell’Aeronautica. Ma chi può diventare un pilota delle Frecce?
Innanzitutto, i piloti sono ufficiali provenienti dai reparti operativi dell’Aeronautica Militare. Ogni anno viene effettuata una selezione alla quale possono partecipare i piloti militari che devono aver conseguito almeno 750 ore di volo su di un velivolo jet. E, per quanto riguarda l’età, non ci sono limiti poiché i prerequisiti devono esser commisurati all’attività di servizio già svolta.
I programmi di esecuzione delle acrobazie delle Frecce sono tre: alto, basso, e piatto, che variano a seconda delle condizioni meteo e dell’area di esibizione. Il programma alto viene eseguito quando la base delle nuvole si trova sopra i 1.000 m e prevede l’esecuzione delle figure acrobatiche interamente sul piano verticale; il programma basso invece quando le nubi non superano i 500 – 600 m e non si compiono manovre verticali; infine, il piatto che prevede passaggi della formazione a bassa quota.
Un amore italiano
In Italia l’amore per questo reggimento è testimoniato dai numerosi club di sostenitori e appassionati. Ma non solo. Non appena si diffonde la notizia del passaggio delle frecce sui nostri cieli ci appuntiamo l’ora e mettiamo il naso all’insù e al primo, inconfondibile, rombo dei loro motori il grido “eccoli eccoli”.
Come dimenticare il loro passaggio carico di significato in occasione del 74 anniversario della proclamazione della Repubblica nel 2020? Nell’anno che ha messo in ginocchio il mondo intero e l’Italia, le Frecce hanno sorvolato il Paese in più giornate. Dal 25 maggio infatti sono passate sui cieli di tutti i capoluoghi di Regione dando ad ognuno di noi Italiani quella sensazione di unità nazionale assieme alla speranza. Sentimenti importanti per superare il difficile momento di pandemia.
