Nel comune di Venezia tutti i teatri hanno aderito all’iniziativa. Testimonial, l’attrice Vittoria Puccini
Dopo un anno di buio, si riaccendono le luci.
La pandemia ha messo in ginocchio l’intero settore dello spettacolo ma il mondo teatrale prova a guardare al futuro con la speranza di poter finalmente ripartire in sicurezza. Una luce in fondo al tunnel che, nella serata di lunedì 22 febbraio, si è tradotta in luci vere e proprie: quelle degli stessi teatri, che sono tornate ad accendersi dopo tanto tempo, proprio per lanciare un messaggio simbolico della voglia di poter tornare finalmente a fare cultura.
L’iniziativa “Facciamo luce sul teatro” promossa dall’associazione Unita (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo) ha coinvolto tutta Italia.
La presidente, la nota attrice Vittoria Puccini, ha scelto il teatro Toniolo di Mestre per portare la sua testimonianza diretta.
Facciamo luce sul teatro
A Venezia tutte le realtà veneziane del settore, dalle più piccole alle più grandi, si sono idealmente unite in questo abbraccio di luce e di porte aperte. Si sono riaccesi così il Gran Teatro La Fenice, il Teatro Goldoni, il Momo. In terraferma il Teatro Toniolo, il Teatro del Parco, il teatrino “Groggia” la sala “Cafè Sconcerto” di Chirignago.
L’appello che l’associazione lancia al nuovo Governo, e a tutta la cittadinanza, è quello “che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile a una riapertura in sicurezza di questi luoghi”.
Il “Goldoni” e il Teatro Stabile del Veneto
Anche i vertici del Teatro Stabile del Veneto hanno puntato su Venezia per dare forza all’iniziativa. Il teatro “Goldoni” è stato così completamente illuminato e sono state spalancate le sue porte, come messaggio di totale apertura alla città. Sono stati gli stessi componenti dello staff dello Stabile, all’esterno del teatro, a invitare i passanti a lasciare un simbolico messaggio di sostegno all’interno di un diario posizionato appositamente a tal scopo.
“Chiusi al pubblico, ma non fermi, è così che sono sempre stati i teatri veneti” ha dichiarato Giampiero Beltotto, presidente dello Stabile Veneto.
“In questi mesi abbiamo continuato a far lavorare attori, registi, orchestre, cantanti, direttori d’orchestra, maestranze e tecnici realizzando importanti produzioni con successo e soddisfazione. Siamo stati ripagati di ogni sforzo compiuto. Questa è per noi la vera accensione dei teatri: non smettere mai di far vivere lo spettacolo. Ci dicano una data e saremo pronti ad aprire in piena sicurezza. Dobbiamo continuare a fare dei teatri i luoghi che sono sempre stati, piazze aperte sulla città, cuore pulsante della vita della comunità”.
Il sostegno delle istituzioni
Le stesse istituzioni cittadine hanno espresso pubblicamente il loro sostegno all’iniziativa, scendendo in strada al fianco dei rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo veneziano. “Venezia è cultura – ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano. – Il mondo dello spettacolo durante l’ultimo anno ha pagato un prezzo altissimo e questa sera vogliamo lanciare con forza un segnale di vicinanza al settore, auspicando che possa riprendere al più presto. Venezia è una città resiliente, saprà quindi ripartire con tutte le misure di sicurezza necessarie”.
“Un’iniziativa – ha aggiunto l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini – che intende richiamare l’attenzione non solo del Governo, ma di tutta la collettività su un dramma che sta interessando il Paese intero. Da un lato chiediamo sostegno per gli operatori dello spettacolo, dall’altro ribadiamo la centralità di questi luoghi, che in una città come la nostra sono ancora più importanti“. “È fondamentale – ha concluso la presidente della Commissione Cultura,Giorgia Pea – esprimere solidarietà e vicinanza ai rappresentanti del mondo dello spettacolo. L’arte infatti ha dimostrato durante l’emergenza sanitaria di essere linfa vitale per la comunità, vero ossigeno per tutti noi”.
Alberto Minazzi