Vi siete mai chiesti quante tracce lasciate ogni giorno in rete?
Avete mai avuto la curiosità di scoprire chi siete per Google? Un profilo interessante? Economicamente appetibile? Oppure no?
Se avete un account Google, il che significa semplicemente un indirizzo Gmail, per intenderci, leggete con attenzione, perché ogni vostra ricerca viene memorizzata.
Che il più importante motore di ricerca sapesse un po’ tutto non è certo una novità, ma sapere che Google alla fin fine ci conosce forse più di nostra madre questo, sappiatelo, è un dato di fatto che, nel momento in cui vi ci si imbatte nel concreto, non lascia indifferenti.
Siamo come Pollicino
Siete partiti per un viaggio? Google vi dirà anche come avete viaggiato. Se per arrivare all’aeroporto o alla stazione avete preso un taxi, se avete pagato questo servizio con carta di credito o altre app di pagamento e se avete lasciato una recensione vi dirà anche se il servizio è stato di vostro gradimento o meno.
Non si tratta solo delle parole chiave digitate sul browser, ma proprio di tutte le informazioni : gli accessi su Whatsapp, le località cercate e raggiunte con Google Maps, i log-in sull’email per citarne alcuni.
Sono inclusi nella memoria del grande occhio anche i video cliccati su Youtube ovviamente, così da profilare nei minimi dettagli i vostri interessi, inclinazioni politiche e gusti musicali. Ma non solo, tutti i tutorial che aprite, anche quelli vengono memorizzati e aiutano a profilare i vostri acquisti.
Persino alcuni dati che potrebbero esser classificati come sensibili posso far sapere a Google i vostri problemi di salute. Perché si sa siamo tutti un po’ medici grazie al web e quindi è proprio lì che andiamo a cercare pareri di specialisti.
Vi sembra esagerato? Potete facilmente controllare voi stessi.
Gli adssettings di Google
Vi basterà visitare la pagina https://adssettings.google.com del vostro account Google dopo aver fatto il login e lì troverete le categorie in cui il sistema vi ha inserito sulla base delle vostre ricerche.
Tutte le informazioni che cerchiamo su Google o applicazioni o prodotti a esso afferibili vengono conservate dall’azienda. Gli utenti ovviamente possono accedere ai dati e scaricare l’archivio delle proprie informazioni con una applicazione che si chiama takeout.google.com.
L’operazione di download può richiedere un po’ di tempo, ma quando sarà ultimata e andrete a vedere il contenuto nel link che vi arriverà via mail troverete…..tutto.
Ma se avete disattivato le impostazioni di localizzazione, nulla dei vostri spostamenti sarà registrato e sostanzialmente vi appariranno dei periodi bui completamente privi di attività nella vostra ricerca.
Anche Facebook ha questo genere di salvataggio dei dati degli utenti e, sebbene sia molto attenta alle policy, è notizia di oggi la sanzione di 7 milioni di euro comminata dall’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per non aver ottemperato alle indicazioni di rimuovere la pratica scorretta sull’utilizzo dei dati degli utenti e di non aver pubblicato sulla homepage del sito internet aziendale per l’Italia, sull’app Facebook e sulla pagina personale di ciascun utente italiano registrato la dichiarazione di cessazione della pratica richiesta dall’Autorità stessa nel 2018.
Valentina Rossi