Il ministero dell’Economia e delle finanze ha emesso una moneta d’argento del valore di 5 euro, coniata dalla Zecca dello Stato dedicata ad un prodotto storico italiano all’interno della Serie “Eccellenze italiane”. L’occasione per celebrarla è stata il World nutella day che si tiene il 5 febbraio di ogni anno e che festeggia in tutto mondo il vasetto italiano di crema spalmabile.
Sul dritto della moneta creata dall’artista Annalisa Masini, è rappresentato al centro l’iconico vasetto di Nutella circondato dalla scritta “Repubblica Italiana”.
Sul rovescio, al centro, è incisa la riproduzione del più grande stabilimento italiano del Gruppo Ferrero: quello di Alba, in provincia di Cuneo.
Un tripudio di italianità
Questa serie di monete è stata presentata dalla Zecca dello Stato e dal Ministero dell’economia e celebra l’Italia, in un’ottica di coesione nazionale, attraverso personaggi, avvenimenti storici e artisti simbolo della nostra tradizione e della nostra cultura imprenditoriale.
Da Dante Alighieri ad Antonio Meucci, dal tortellino e il lambrusco emiliani alla Nutella.
Un tripudio di italianità che sta già, a meno di un mese dall’emissione, facendo impazzire i collezionisti numismatici di tutto il mondo.
La nuova moneta ha avuto una tiratura di 10 mila pezzi. Il vasetto rappresentato ha il tappo dei tre possibili colori della bandiera italiana: bianco, verde o rosso.
La moneta segue, a sette anni di distanza, il francobollo celebrativo dedicato alla nutella in occasione del 50° dalla nascita.
Alzi la mano chi non ha mai assaggiato la crema dolce più famosa al mondo. Il dolce preferito dei bambini, spalmato sul pane, ma a volte anche rifugio degli adulti per le “giornate storte”: un cucchiaino e torna il buonumore. E poco importa se l’apporto calorico è alto.
Ognuno ha un suo modo di apprezzare la Nutella.
Per gli integralisti va gustata solamente su una fetta di pane, altri la prediligono in contrasto con il salato. Ma basta aprire il web per scoprire che esistono un’infinità di ricette che la propongono.
La storia
La paternità va attribuita a Pietro Ferrero, il patron dell’omonima azienda dolciaria.
Pasticcere a Torino, voleva trovare un pasto alternativo altamente energetico e saporito per i tanti operai che vedeva passare davanti alla sua bottega e con in mano del pane farcito.
Era il 1925 quando mise in commercio un composto, un “pastone”, una specie di panetto di cioccolato da tagliare e accompagnare tra due fette di pane.
Non era propriamente ciò che voleva e passarono vent’anni prima che nascesse la crema spalmabile cui aspirava.
Leggenda narra infatti che, tra il 1945 e 1946, il figlio di Pietro, durante una calda estate, abbia notato come l’elevata temperatura facesse sciogliere il prodotto rendendolo spalmabile e mantenendo l’inconfondibile gusto.
Il primo barattolo di nutella fu prodotto però solo nel 1964. Da allora, ha conquistato i mercati di tutto il mondo, diventando la regina incontrastata del settore nella grande distribuzione internazionale.
Un prodotto globalizzato
Secondo l’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la Nutella crea valore a livello globale nel settore agrifood perché coinvolge anche Paesi emergenti come l’Africa e l’America Latina.
E’ un prodotto globalizzato: gli ingredienti infatti arrivano da Paesi sviluppati ed emergenti di almeno tre continenti.
L’azienda è italiana ha nove fabbriche di cui cinque in Europa, una in Russia, una in Nordamerica, una in Sudamerica e una in Australia.
Ogni anno vengono prodotte 250mila tonnellate di nutella, vendute in 75 Paesi. La ricetta della crema più famosa al mondo, però, resta segreta. Così come quella di un altro mito della GDO: la Coca Cola.
Valentina Rossi
