Il 2020 che ci siamo lasciati alle spalle è stato un anno che segnerà per sempre le nostre vite, che ha visto la chiusura di numerose attività e il crollo totale del settore turistico, con città come Firenze, Roma, Napoli, Venezia completamente svuotate. Nonostante il periodo di estrema crisi, purtroppo, il consumo e lo spaccio di droga non hanno subito contraccolpi.
E’ quanto emerge dal rapporto della Polizia locale di Venezia, che ha reso noti i numeri del report annuale relativi al 2020.
“Annus horribilis”- lo definisce il comandante generale della Polizia Locale di Venezia Marco Agostini – come ne sono successi nella storia veneziana in occasione delle grandi pestilenze dei secoli passati e che hanno originato la costruzione delle grandi basiliche votive”
I numeri
Quattrocentodieci sono stati i daspo urbani, ovvero gli ordini di allontanamento, in relazione a 772 violazioni alle norme del Regolamento di Polizia e Sicurezza urbana.
Più che nel 2019, anno in cui è stato istituito, quando ne sono stati registrati 372.
Il 22% sono stati comminati a cittadini italiani, che nel 2019 sono stati raggiunti da questo provvedimento in un percentuale dimezzata (11%) mentre è cresciuta vertiginosamente il numero di destinatari di daspo nigeriani, passati dall’1,61% del 2019 all’ 11,7% nel 2020. La zona con il maggior numero di provvedimenti di espulsione è Mestre (51%), seguita dai sestieri di Cannaregio (12%), San Marco ( 10%), Dorsoduro e San Polo (8%) e Marghera (6%).
Le richieste di intervento alla centrale operativa nel Centro storico sono state 13214, in ribasso rispetto al 2019, quando erano state 17247; un numero maggiore si registra invece in terraferma, dove sono state 25344, in diminuzione rispetto ai 27336 del 2019 ma in netto aumento rispetto ai 22957 del 2018.
3.181sono stati gli esposti dei cittadini, dato in aumento rispetto all’anno precedente dove erano stati 2592.
La Smart Control Room
Il 2020 è stato anche l’anno della Smart Control Room situata nell’isola del Tronchetto, che permette non solo di monitorare la Città a 360 gradi ma anche di supportare le forze dell’ordine nel loro quotidiano contrasto alla microcriminalità.
Grazie alle telecamere collegate, sono state arrestate in flagranza di reato 69 persone, per reati contro il patrimonio o per spaccio di sostanze stupefacenti. Altre 94 sono state denunciate a piede libero.
La lotta agli stupefacenti , effettuata dal servizio di pronto intervento della Polizia locale, ha portato al sequestro di 16.15 chilogrammi di sostanze, dato in crescita rispetto ai due anni precedenti. Il risultato è stato reso possibile soprattutto grazie al lavoro dell’unità cinofila, che nel 2020 ha lavorato per 4440 ore.
Alcuni altri dati
E’ diminuita drasticamente la prostituzione su pubblica via, come era prevedibile per questa attività legata alla criminalità organizzata che, con il lockdown e le relative restrizioni, ha avuto una inflessione verso il basso, con 101 violazioni accertate contro le 395 del 2018 e le 273 del 2019.
690 sono state le violazioni ai decreti contestate in relazione all’emergenza epidemiologica mentre il Servizio Navigazione ha controllato 3.344 imbarcazioni per un totale di 1.246 violazioni accertate; 598 sono stati i servizi con telelaser a contrasto del moto ondoso.
Per quanto riguarda il reparto automobilistico, negli ultimi dodici mesi sono stati rilevati 825 incidenti nel territorio comunale, di cui 9 con esito mortale e 450 con lesioni.
I verbali sono stati 134.924, 83 le patenti ritirate e 436 i veicoli posti sotto sequestro.