di Alberto Minazzi
L’ordinanza veneta che prolunga fino a fine mese la didattica a distanza nelle scuole superiori resta in vigore.
Il Tar non ha infatti accolto la richiesta di sospensiva presentata da alcuni genitori, ritenendo valide le motivazioni di carattere tecnico-scientifico contenute della memoria presentata dai legali della Regione.
Zaia: non c’è nulla da festeggiare
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato con favore la notizia, pur con una precisazione di fondo. “Ringraziamo il giudice amministrativo per essere entrato nel merito, valutando fino in fondo la nostra memoria, così come i temi organizzativi riportati dall’ufficio scolastico regionale – ha affermato –. Ma non c’è nulla da festeggiare o motivi per cantare vittoria. Noi vogliamo fare festa solo quando si tornerà regolarmente a scuola dopo aver sconfitto il Covid perché -ha concluso – chiudere le scuole è sempre una sconfitta”.
Ritorno a scuola? Dipende dai numeri
Il ritorno a una situazione di normalità anche per gli studenti delle secondarie di secondo grado resta legato all’andamento dei dati sulla diffusione del contagio.
Il presidente ha rinviato un primo approfondimento della questione alla prossima settimana. E ha ricordato che, di qui a febbraio, ci sono ancora dieci giorni davanti. “Pian piano – ha detto – si sta tornando alla normalità, ma bisogna farlo con oculatezza. Certo, se le curve continueranno a calare con questi ritmi, tra dieci giorni potremmo scendere sotto la soglia dei 2.000 ricoveri e attorno a 170-180 terapie intensive occupate”.
Le cifre verso le nuove fasce
In vista della nuova definizione per fasce, prevista per domani, venerdì 22 gennaio, i dati sono in ogni caso già incoraggianti. L‘Rt è attestato in Veneto a 0,82. I ricoveri sono scesi sotto quota 2800 (2465, quindi -95 in 24 ore, in area non critica e 333, -5, in terapia intensiva).
Anche la percentuale di tamponi positivi su quelli effettuati (1.003 nuovi positivi su 35.952 test, tra molecolari e antigenici) è ora al 2,78%. “Penso che la terza ondata, qui in Veneto, sia già arrivata. In un mese e mezzo, abbiamo accumulato quanto altri in un anno. E la fascia arancione è stata per noi sempre prudenziale”, ha concluso Zaia.
Tampone fai da te: completata la sperimentazione
Una buona notizia, sul fronte della prevenzione, arriva intanto riguardo ai tamponi rapidi fai da te in autosomministrazione.
“Il professor Rigoli – ha annunciato Zaia – considera di fatto conclusa la sperimentazione”.
Già completati tutti i passaggi presso il comitato etico, adesso si tratta solo di aggregare i dati provenienti dalle diverse microbiologie coinvolte in rete nella sperimentazione, per poi inviare il rapporto all’Istituto Superiore della Sanità.