Io Apro! E’ sotto questo slogan che, il 15 gennaio, migliaia di esercizi pubblici manifesteranno da nord a sud del Paese per rivendicare il diritto al lavoro.
L’iniziativa è nata dall’azione di un ristoratore di Cagliari che, la scorsa settimana, ha regolarmente aperto il suo pub come prevedeva la normativa per il solo asporto e da lì ha deciso di non spegnere più le insegne del locale.
La motivazione è stata spiegata dallo stesso, Maurizio Stara, titolare del pub Red Fox in un post su Facebook: “Non spengo più la mia insegna, io apro – si legge –la nostra è una protesta pacifica volta a dimostrare il nostro senso di responsabilità e la nostra capacità di rispettare e far rispettare le regole di prevenzione del Covid-19″.
La protesta nata sui social
Da qui, grazie ai mezzi di comunicazione social, ha cominciato a prendere piede l’iniziativa #ioapro o #ioapro1501.
A sviluppare l’idea di una protesta nazionale è stato il ristoratore di Pesaro Umberto Carriera, diventato un volto simbolo dei ristoratori più agguerriti.
#ioapro ha in pochissimi giorni messo in piedi una struttura organizzata che, secondo quanto si legge nei suoi canali di comunicazione, garantisce assistenza legale per eventuali clienti e per i ristoratori stessi. Ricordiamo infatti che, in base alle normative stabilite dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e in base al colore della propria regione, in caso di colore arancione o rosso il servizio ai tavoli è vietato.
Varie forme di protesta
L’iniziativa, però, ha generato varie forme di apertura. Non in tutte le città, infatti, i locali riapriranno al pubblico per offrire il proprio normale servizio di somministrazione di cibi e bevande.
A Venezia, la strada intrapresa dai più è legata alle indicazioni delle associazioni di categoria.
Ascom, Confcommercio e Aepe, infatti, hanno invitato alla cautela, sconsigliando la disobbedienza civile in un momento di emergenza sanitaria quale quello in atto.
Cogliendo in parte questa direttiva ma non rinunciando alla protesta, il titolare de il Bacaretto Bistrot Il Siciliano e del Bacaro Quebrado il 15 gennaio sera così apriranno, ma per una serata formativa. L’incontro sarà con alcuni avvocati che parleranno di tutela giuridica rispetto alla normativa dei Dpcm.