Rachele Spolaor, di Mestre, a 25 anni è una degli eroi quotidiani insigniti dell’onorificienza di Cavaliere dell’ordine al Merito della Repubblica italiana.
Si è distinta per aver salvato da morte certa un uomo che si era gettato sui binari della ferrovia all’altezza dell’ospedale dell’Angelo a Mestre.
Laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, lavora come grafica in un’azienda del trevigiano e proprio mentre era di rientro dal lavoro ha compiuto l’eroico gesto.
Bontà d’animo e istinto: il gesto eroico di Rachele
Non è riuscita a rimanere indifferente di fronte alla presenza di quell’uomo sui binari e, nonostante l’imminente sopraggiungere di un treno, si è precipitata cercando di farlo risalire sulla banchina.
Il macchinista, accortosi della tragedia che si sarebbe potuta consumare da lì a qualche minuto, ha tirato il freno a mano e limitato i danni che sarebbero stati davvero gravi se Rachele non fosse intervenuta.
Lei ha riportato la frattura di una tibia mentre l’uomo, rumeno di 35 anni, se l’è cavata con gravi traumi alla testa e alla schiena ma non è stato dichiarato in pericolo di vita.
“Ho agito d’istinto, mi sentivo responsabile di quella vita. Non ho guardato se nel frattempo stesse arrivando il treno. Non ho pensato a nulla, ho semplicemente fatto quello che avrebbe fatto chiunque” ha commentato Rachele, la ragazza che in un giorno qualsiasi ha compiuto un’azione da eroina.
Tre donne venete insignite dell’onorificenza
“Il coraggio è donna”, si dice. E le donne venete l’hanno dimostrato.
Tra le 36 onoreficienze conferite dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella tornata di dicembre 2020, ben 3 sono della nostra regione e rigorosamente al femminile.
Con Rachele Spolaor, sono state infatti premiate con l’ambito riconoscimento anche Anna Fiscale, 32 anni, di Verona e Carolina Benetti, 89 anni, di San GIovanni Lupatoto, Verona.
Coraggio, intraprendenza, resilienza
Anna Fiscale, benché molto giovane, ha alle spalle diverse esperienze nella cooperazione internazionale ed è fondatrice e presidente della cooperativa sociale Quid Onlus.
Dà lavoro a donne svantaggiate e persone con fragilità recuperando stoffe di riciclo che vengono trasformate in collezioni di qualità distribuite in alcuni negozi Quid e multibrand. La cooperativa opera anche all’interno di alcune carceri con un programma di reinserimento. Con la pandemia e la conseguente crisi del settore, Quid Onlus si è riconvertita, iniziando a produrre mascherine riutilizzabili.
La forza della sofferenza, un amore senza confini
Carolina Benetti ha invece dedicato la sua vita alla disabilità, aiutando e offrendo supporto a molti giovani svantaggiati. Madre di due figli, il secondo dei quali disabile, con il marito, mancato nel 2014, ha fondato un’associazione di famiglie con “figli speciali” e successivamente la Onlus “Amici del Tesoro” dedicata alla creazione di case famiglia per i ragazzi disabili rimasti orfani dei genitori.
Carolina Benetti ha avuto una vita difficile, che l’ha vista affrontare con forza anche la morte del primo figlio, deceduto in seguito a un incidente. Ma non ha mai smesso di combattere. Per lei, l’onorificienza è quella di “commendatore”.
Qualcosa in più sulle onorificenze
Le onoreficienze vengono concesse nelle giornate del 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica e del 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione, a cittadine e cittadini italiani per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.
Sono conferite dal Presidente della Repubblica, che è a capo dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, istituito nel 1951.