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27 dicembre 2020: la data storica del "vaccino day"

27 dicembre 2020: la data storica del "vaccino day"
"Vaccino day" a Venezia, 27 dicembre 2020

La campagna di vaccinazione è ufficialmente partita.
Scortate dai carabinieri, le prime dosi di vaccino sono arrivate da Roma all’Ospedale dell’angelo di Mestre alle 10. 30 del mattino.
Il primo a essere vaccinato è stato il dottor Fabio Presotto, primario di medicina e area covid 19.
Analoga operazione è avvenuta  in contemporanea per altri 109 operatori sanitari dell’Ulss  3 Serenissima. Oltre che all’Angelo, dove sono stati vaccinati 35 operatori,  anche negli ospedali di Venezia, con 15 operatori vaccinati, Dolo, con 45 operatori, e Chioggia , con 15 operatori.

Poco prima, a dare ufficialmente il via alle vaccinazioni in Veneto, all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove ha presenziato anche il presidente della regione Luca Zaia, era stata il primario di Pneumologia Micaela Romagnoli.

primo vaccino al Ca' Foncello di Treviso
Il primo vaccino al Ca’ Foncello di Treviso. Il via ufficiale dato, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, dal primario di Pneumologia Micaela Romagnoli

27 dicembre 2020: una data storica

Per l’ Ulss 3 Serenissima,  come per tutti gli ospedali d’Italia e di buona parte di Europa,  il 27 dicembre 2020 sarà ricordato come il “vaccino day”, ovvero l’avvio della campagna di vaccinazione più importante della storia.
Sul territorio veneziano, già dalla prossima settimana, si prevede la somministrazione  di 4.500 dosi settimanali.
Come previsto dal piano vaccinale, saranno somministrate iniziando  dagli operatori sanitari  e dagli anziani ricoverati presso le case di riposo del territorio veneziano.
In  questa prima fase saranno circa ventuno mila le persone cui sarà somministrato il vaccino con priorità assoluta.

Conservazione e distribuzione dei vaccini

In base alle differenti caratteristiche dei vaccini in fase di sviluppo, il processo di distribuzione e conservazione prevede allo stato attuale due diversi modelli organizzativi: il modello Freeze , per la conservazione dei vaccini a mRNA e modello Cold con catena del freddo standard.
Per assicurare la corretta conservazione e distribuzione secondo entrambi i modelli organizzativi , sono stati predisposti e forniti, uno per ogni provincia,  idonei dispositivi di conservazione 7Hub.
Ogni Hub costituirà la base per la distribuzione ai punti di somministrazione , in azione coordinata dai Servizi Igiene e Sanità pubblica delle Aziende Ulss venete.

campagna vaccinale
campagna vaccinale

Due fasi e vaccinazioni a chiamata

Tra gli obiettivi del piano di vaccinazione vi sono la somministrazione alla popolazione target nel più breve tempo possibile , il monitoraggio sulla sicurezza e l’efficacia della campagna vaccinale,  l’uniformità delle procedure, la formazione degli operatori e l’organizzazione di una campagna informativa rivolta alla popolazione.
La seconda fase della campagna vaccinale anti covid  sarà infatti rivolta all’intera popolazione residente secondo un criterio anagrafico.
Ciascuna azienda sanitaria attiverà quindi propri centri di vaccinazione di popolazione, ovvero i punti di vaccinazione all’interno dei quali sarà offerta la vaccinazione alla popolazione che sarà convocata dal servizio di igiene e sanità pubblica del dipartimento di prevenzione territorialmente competente.

I tempi della vaccinazione di massa in Veneto

Se non ci saranno ritardi o altri inconvenienti  nella consegna settimanale delle dosi vaccinali , l’intera popolazione veneziana e veneta  sarà vaccinata nell’arco di qualche mese.
“Si apre una fase nuova della lunga sfida del contrasto al virus  – ha commentato il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben –  Abbiamo un’arma nuova che oggi viene usata per la prima volta e che potremo utilizzare su tutta la popolazione , a partire dai soggetti più fragili. Lo faremo con un nuovo gigantesco sforzo da parte del servizio sanitario, che è pronto ad affrontare questa vasta campagna per la salute dei cittadini. Fino a quando il vaccino non sarà arrivato a tutti non si cancella il pericolo e non si cancellano le sofferenze di chi si ammala, così come non si allevia la pressione sugli ospedali dove i nostri operatori, anche in questi giorni di festa , sono impegnati fino all’ultima briciola di energia possibile”.

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Tag:  vaccino