Il 24 dicembre la formazione per i vaccinatori
Il vaccino è alle porte. E la rinascita, simbolicamente rappresentata in Italia con una primula, inizia con il lavoro dei vaccinatori, già da oggi alle prese con l’attività di formazione.
Domenica 27 dicembre parte infatti quella che è stata da più parti definita “la più grande campagna vaccinale della storia”. E gli operatori sanitari che effettueranno concretamente le vaccinazioni devono essere opportunamente istruiti a riguardo.
Il corso a distanza
La peculiarità del momento storico si traduce anche nelle modalità di organizzazione. Si tratta infatti di un corso Fad, ovvero di formazione a distanza, attivato sulla piattaforma dell’ISS.
L’obiettivo generale del corso è promuovere la strategia vaccinale anti-Covid 19 nel Paese, fornendo le competenze di base, gli strumenti e i contenuti tecnico scientifici necessari per garantire tutte le fasi della campagna, inclusa la somministrazione in sicurezza dei vaccini.
“È un momento storico – commenta il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro – perché una campagna vaccinale di massa di questo tipo non è stata mai fatta. Ringraziamo quindi tutti gli operatori che sono impegnati in questa battaglia per il loro impegno e il loro lavoro”.
I somministratori al lavoro
A fronte delle 20 mila adesioni al corso previste, è stata allargata la disponibilità fino a 50 mila operatori.
Ogni Regione ha indicato i nominativi di medici, infermieri e infermieri pediatrici, assistenti sanitari e anche altre figure professionali (farmacisti, operatori sanitari) che parteciperanno concretamente alla formazione.
Il corso durerà 16 ore e il contenuto verrà aggiornato man mano che saranno disponibili nuovi vaccini, approvati dalle agenzie regolatorie, e nuove conoscenze scientifiche in materia. La formazione sarà dunque continua.
Nuove assunzioni, 1500 strutture
Il portale per il personale sanitario che voglia candidarsi per la somministrazione del vaccino è già attivo dall’11 dicembre. Ma, essendo stata allargata la possibilità a ulteriori interessati, possono ancora iscriversi attraverso la piattaforma https://personalevaccini.invitalia.it i laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio della professione medica, gli infermieri e gli assistenti sanitari iscritti ai rispettivi albi professionali. Potranno aderire anche medici, infermieri e assistenti sanitari in pensione.
I contratti avranno una durata massima di nove mesi, rinnovabili in caso di necessità.
L’avviso pubblico emanato dal commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, prevede l‘assunzione con contratto a tempo determinato di un contingente fino a 3.000 medici e 12.000 infermieri e assistenti sanitari, da destinare alle 1.500 strutture individuate e distribuite sul territorio nazionale.
Lo stesso bando avvia la gara per selezionare fino a cinque agenzie per il lavoro con le quali il commissario straordinario stipulerà un accordo quadro per la selezione, assunzione e la gestione amministrativa del personale sanitario che sarà impiegato nella somministrazione dei vaccini. La scadenza della gara è fissata per il 28 dicembre 2020 alle ore 18. Le offerte possono essere presentate unicamente online attraverso il portale https://ingate.invitalia.it
Il via libera di Ema al vaccino Pfizer
Il primo vaccino anti Covid-19 a cui EMA, l’agenzia europea del farmaco, ha dato il via libera, lo scorso 21 dicembre, è quello realizzato da Pfizer BioNTech.
Il parere scientifico della massima autorità europea autorizza l’immissione in commercio delle dosi di vaccino realizzate dal colosso farmaceutico.
Le prime dosi destinate all’Italia sono in partenza dal Belgio, in modo da completare la distribuzione prima del V-Day del 27 dicembre.
Speranza: “Si avvia una nuova fase che ci dà forza e fiducia”
Il nome commerciale scelto per il siero, che sarà utilizzato nella prima fase della vaccinazione in tutta Europa, è Comirnaty. È destinato alle persone dai 16 anni in su.
“Possiamo garantire – ha dichiarato Emer Cooke, direttore esecutivo dell’EMA – la sicurezza e l’efficacia di questo vaccino, che soddisfa gli standard di qualità necessari”.
“È la notizia che aspettavamo – ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza -La battaglia contro il virus è ancora molto complessa, ma avere a disposizione un vaccino efficace e sicuro apre una fase nuova e ci dà più forza e fiducia”.
La campagna e il piano vaccinale
La campagna vaccinale contro il Covid-19 coinvolgerà volontariamente, da metà gennaio, un primo gruppo di 1,8 milioni di italiani tra personale sanitario e ospiti dei centri anziani.
Lo slogan scelto è “L’Italia rinasce con un fiore”. Il simbolo è infatti una primula, realizzata dall’architetto Stefano Boeri, che contrassegnerà i padiglioni nei quali sarà somministrato il vaccino.
Gli 8 punti del piano vaccinale italiano
Il piano strategico per la vaccinazione è stato elaborato dal Ministero della Salute in collaborazione con il commissario straordinario, l’Istituto Superiore alla Sanità, ad Agenas e Aifa.
Individua 8 punti fondamentali.
In primis, la gratuità della vaccinazione, che sarà garantita a tutti coloro che ne faranno richiesta.
Poi la disponibilità di oltre 202 milioni di dosi, l’avvio della vaccinazione nel Vaccine Day europeo del 27 dicembre e la priorità iniziale, finché vi sarà limitata disponibilità dei vaccini, della vaccinazione per operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale delle Rsa per anziani.
Il piano prevede anche la farmacosorveglianza e sorveglianza immunologica per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso di tutta la campagna di vaccinazione e la risposta immunitaria al vaccino, la competenza del commissario straordinario per tutti gli aspetti legati a logistica, approvvigionamento, stoccaggio e trasporto; una governance del piano di vaccinazione in coordinamento costante tra Ministero della Salute, struttura del commissario straordinario e Regioni e Province Autonome; un sistema informativo per gestire in modo efficace, integrato, sicuro e trasparente la campagna di vaccinazione.