Ah i nonni, se non ci fossero bisognerebbe inventarli!
Sono figure di riferimento imprescindibili per nipoti e genitori. E se vi dicessimo che in Italia, per ogni bambino se ne contano 5?
Il dato, che ovviamente non si riferisce ai nonni genealogici ma al rapporto statistico tra anziani e giovani nel nostro Paese, arriva dall’ultimo censimento permanente della popolazione redatto dell’Istat.
Una fotografia preoccupante, che eleva l‘età media della nazione a 45 anni a fronte dei 43 del 2011.
Il dato positivo è che la speranza di vita sale a 81 anni per gli uomini e a 85,3 per le donne.
Quello negativo, che è una conferma del fatto che in Italia nascono sempre meno bambini.
Sono più del 53% degli Italiani che hanno superato i 45 anni e l’indice di vecchiaia, ossia il rapporto tra gli over 65 e gli under 15, è cresciuto fino al 180%. Uno dei più alti al mondo.
Per ogni 100 residenti che muoiono, ne nascono solo 67. Dieci anni fa erano 96.
Perché nel nostro Paese non si fanno più figli?
Secondo organizzazioni internazionali come l’Onu ed esperti del settore, le cause vanno individuate nell’assenza di infrastrutture che aiutino la crescita e la cura dei figli, nel’andamento negativo dell’economia, nell’alto debito pubblico. Ma anche in uno stile di vita diverso, che porta i giovani in età fertile a esser più concentrati sulla propria carriera, che spesso si ha modo di creare solo all’estero.
Altro dato che fa riflettere sul decremento è l’istruzione: secondo l’Istat il 50% degli italiani ha al massimo la licenza media e i laureati rappresentano il 13,9 % della popolazione.
Le regioni più giovani e quelle più vecchie
La regione con la popolazione più giovane è la Campania, con un’età media di 42 anni, mentre la Liguria è quella più anziana, con un’età media di 49 anni, di gran lunga al di sopra di quella nazionale.
Ma quali sono le regioni dove c’è maggior concentrazione di abitanti? Più del 50% dei residenti è concentrato in cinque regioni: Lombardia (16,8%), Veneto (8,2%), Lazio (9,7%), Campania (9,6%) e Sicilia (8,2%).
La curiosità che Istat segnala sulla chiusura dell’anno prima del Covid-19: il comune più giovane è in questo momento Orta di Atella, in provincia di Caserta, con una età media di 35,3 anni; quello più vecchio è Fascia, in provincia di Genova, dove l’età media supera i 66 anni.
La situazione veneta
In Veneto il numero di abitanti al 2019 è di 4.879.13
I residenti con più di 85 anni sono passati dal 2.88% nel 2011 al 3,62% nel 2019.
A testimonianza del fatto che anche in Veneto il calo demografico si fa sentire, Istat registra una diminuzione della popolazione residente tra 0 e 9 anni, che nel 2018 era di 411.499, mentre nel 2019 è scesa a 399.179
Stranieri e italiani
E gli stranieri? L’età media degli stranieri è di 11,5 anni più bassa di quella degli italiani.
Nel 2019 sono aumentati di 43.480 unità superando i 5 milioni, ma questa crescita non va a compensare il calo dei residenti in Italia.
Coloro i quali hanno acquisito la cittadinanza italiana sono più di 1 milione nel periodo 2012-2019, in netto aumento considerando che al censimento Istat del 2011 i cittadini italiani per acquisizione erano quasi 700mila.
I censimenti Istat
Ma quindi quanti siamo in totale in Italia? Rispetto all’ultimo anno in cui si è effettuato un Censimento di tipo tradizionale, il 2011, la popolazione è cresciuta dello 0,3%, cioè 207.774 totali, passando da 59.443.744 a 59.641.488 residenti.
Quello da poco presentato è il primo dei nuovi censimenti permanenti di Istat, che da una cadenza decennale sono passati a una annuale.
Nello specifico, l’indagine è stata avviata nell’ottobre 2018, con l’ultima rilevazione che si è chiusa il 20 dicembre del 2019.
Il primo censimento italiano risale al 1951.
Settant’anni fa la popolazione era composta da 47,5 milioni di persone. Un primo freno alla crescita costante c’è stato nel ventennio compreso tra il 1981 e il 2001.
Poi, in concomitanza con le immigrazioni, si sono registrate nel 2011 12 milioni di persone in più.
Negli ultimi otto anni l’incremento della popolazione si è nuovamente ridotto, contando complessivamente solo 200 mila residenti in più.