40 ore di attività, maltempo e transito portuale: il Mose ha tenuto Venezia all’asciutto ancora una volta
Maltempo in tutto il veneto, frane e allagamenti nel bellunese, nevicate eccezionali ad alta quota.
Nel novero delle difficoltà del fine settimana doveva esserci anche “acqua alta a Venezia“.
E c’era. Prevista per venerdì notte, sabato e domenica, è in realtà stata gestita dal sistema Mose, che ha lasciato l’intera città all’asciutto.
Le previsioni e i valori raggiunti
Nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 il Centro maree aveva previsto 135 centimetri con punta massima alle 2.40 e 110 cm alle ore 13:15 e forti venti di scirocco.
Uguale previsione per la notte tra sabato 5 e domenica 6, con una doppia punta massima elevata: alle 2.40 115 cm e alle 13.40 115 cm.
I valori registrati hanno rispettato le previsioni.
Ma nessuna acqua alta a Venezia. Il MOSE ha funzionato.
Per 40 ore consecutive.
Il Mose e l’abbassamento straordinario delle paratoie.
Una sorta di stress test per il sistema, che ha permesso ai tecnici di comprendere ancor più il funzionamento e analizzare eventuali criticità.
Oltre all’innalzamento in contemporanea delle paratoie in tutte le bocche di porto, la situazione ha richiesto che fosse consentito, sabato, il transito portuale. Mentre tutte le altre barriere così sono rimaste ininterrottamente sollevate, i cassoni alla bocca di porto di Malamocco si sono invece inabissati per consentire ad alcune navi di entrare in città e poi si sono risollevati.
Alle 20.40 di sabato, il Mose era nuovamente completamente chiuso. Un’unica grande barriera.
Magnifico. Ho sempre creduto in questa opera eccezionale che nel futuro diventerà una ragione in più per venire a visitare Venezia senza la paura di trovarla sommersa.