Una nuova ordinanza per i negozi
Il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza.
Sarà valida già durante il weekend e riaprirà i battenti di tutti i negozi con metratura pari o superiore ai 250 metri quadri di superficie nelle giornate di sabato.
Magazzini di abbigliamento, negozi di mobili o outlet che abbiano le metrature richieste, quindi, ritorneranno attivi per almeno uno dei due giorni del fine settimana.
Ciò, ha spiegato Zaia, è reso possibile dall’introduzione, con la precedente ordinanza, del limite di capienza contemporanea di un cliente ogni 20 metri quadri.
Restano esclusi dal provvedimento i centri commerciali, in quanto è lo stesso DPCM in vigore a prevedere la misura della chiusura nel weekend.
La domenica, invece, restano aperti solo alimentari, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Ecco il testo ufficiale della nuova ordinanza
Il trend dei contagi
Le limitazioni note, restano in vigore. Nonostante nelle ultime 24 ore in Veneto il numero di ricoveri ordinari per coronavirus sia sceso di 3 unità e quello dei malati di Covid ricoverati in terapia intensiva di 2 unità, non si può allentare l’attenzione.
«Vedendo dati e proiezioni – ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia, presentando il bollettino – stiamo arrivando presumibilmente al plateau nella parte alta della curva del contagio. Se è vero che non calano le percentuali di positivi, negli ultimi giorni la percentuale di incidenza su centomila abitanti è rimasta pressoché costante. E questo trend, anche se ne passa per averne la certezza matematica, può essere oggettivamente significativo del raggiungimento dell’apice dell’infezione. Tanto più che sta diminuendo anche il numero degli accessi al pronto soccorso. Adesso staremo a vedere se caleranno anche ricoveri e, per ultimi, i decessi».
250 milioni per i ristori
Nella riunione di ieri pomeriggio con i ministri Boccia e Speranza e alcuni altri presidenti di Regione, il presidente Zaia ha ricevuto conferma dal titolare del dicastero degli Affari regionali che esiste un fondo da 250 milioni di euro dedicato ai ristori per chi ha avuto ricadute economiche legate alle ulteriori restrizioni decise dalle Regioni con ordinanza.
«È una partita – ha sottolineato il governatore – che riguarda non solo noi, ma ad esempio anche Emilia Romagna e Abruzzo. È un budget per me ancora molto risicato, ma, con i colleghi, possiamo procedere fin da subito alla distribuzione».
In attesa di una risposta per lo sci
Il tema dei ristori riguarda anche il mondo della montagna, uno dei principali argomenti di confronto nelle tre ore di videoconferenza con il Governo.
«Su mia richiesta – ha riferito Zaia – abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che ci saranno, in caso di chiusura. Vogliamo però capire prima di tutto se queste anticipazioni saranno rispettate e in secondo luogo se c’è un coordinamento europeo, perché non possiamo vedere le piste da sci aperte in Austria e Svizzera e le nostre chiuse».
Al momento, dunque, le Regioni restano alla finestra. «Le notizie che arrivano – ha aggiunto il presidente – è che ci sia la volontà di chiudere durante le vacanze di Natale, ma ancora non c’è nulla di nero su bianco».
Verso il nuovo DPCM
Se c’è attesa per la nuova definizione delle fasce nazionali (gialla, arancione e rossa) per le diverse Regioni, ancor più attesa c’è per il nuovo DPCM, atteso per la prossima settimana. «Sarà, secondo me. il DPCM centrale e più determinante della storia del Covid – Zaia – Lo dico in quanto tocca la fase dura dell’inverno e incrocia il periodo in cui arriveranno i vaccini e vede scendere in campo un terzo attore: l’influenza. Ho per questo portato avanti l’istanza di sfruttare il periodo da oggi al 3 dicembre come spazio utile per un confronto serrato positivo per costruire il Decreto ».
Leggi qui il testo della nuova ordinanza