Ambiente +

Alla scoperta dell’avifauna veneziana

Alla scoperta dell’avifauna veneziana
Pettorosso al Parco San Giuliano di Venezia - Ph© Emanuele Stival

Lo sapevate che a Venezia nidifica l’Ibis Sacro? E Che nel Parco di San Giuliano è possibile vedere la Schiribilla? A Piazzale Roma, così come a Cannaregio o a Murano, poi, non è difficile incontrare sul proprio cammino una famiglia di Volpoche. E capita che i silenzi notturni siano interrotti dal verso dell’Assiolo.
Stiamo naturalmente parlando di uccelli e le preziose informazioni arrivano direttamente dai cittadini.

Civette a Tessera (Ve) – Ph© Emanuele Stival

Foto e segnalazioni interessanti per la mappatura ornitologica veneziana individuate tra le oltre 200 email raccolte dal Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue di Venezia nell’ambito del progetto “Uccelli di Città”. L’invito lanciato durante il periodo di lockdown dalla campagna di monitoraggio “Ornitologi dal balcone era chiaro: ognuno di noi può diventare ornitologo per passione se sa osservare attentamente attorno a sé.

Rondone comune – Ph© Emanuele Stival

Con macchina fotografica o smartphone alla mano sono stati così in molti a dare il proprio significativo contributo ai ricercatori professionisti. Anche dopo la prima fase della pandemia quando, dalla finestra o dal giardino di casa, sono stati scattati foto e video che gli autori hanno inviato successivamente al Museo Ligabue.

L’avifauna veneziana

L’iniziativa “Ornitologi dal balcone” è nata nell’ambito del più ampio progetto “Uccelli di Città” che porterà nel 2022 alla realizzazione del nuovo Atlante Ornitologico. Il volume sarà un puntuale aggiornamento e ampliamento dell’attuale costituito da oltre 150 schede.
Conterrà la mappatura delle principali specie di uccelli nidificanti e svernanti sul territorio comunale con informazioni dettagliate  e foto per ciascuna .
Nel corso del XX Congresso ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici) svoltosi in rete in questi giorni, il Museo di Venezia Giancarlo Ligabue ha presentato i risultati del progetto.

Capinera – Ph© Emanuele Stival

«I cittadini hanno dato un contributo interessante per la mappatura – spiega Mauro Bon, responsabile Servizio Attività, Monitoraggio, Valorizzazione del Patrimonio Naturalistico del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue -. Dal 15 marzo al 30 luglio 2020 sono arrivate oltre 200 email. Di queste abbiamo convalidato 529 osservazioni che riguardano un totale di 76 specie. Le dieci più segnalate sono: Merlo (40), Colombaccio (36), Assiolo (26), Cinciallegra (25), Cornacchia grigia (22), Gazza (22), Rondone comune (21), Capinera (20), Gabbiano reale (20), Piccione domestico (20).

Assiolo – Ph© Emanuele Stival

Tra le segnalazioni, molte delle quali riguardano specie comuni, alcune si sono rivelate delle vere e proprie chicche. Tra queste, la nidificazione dell’Ibis Sacro, la Schiribilla a San Giuliano, le Volpoche e l’Assiolo in centro storico, il Falco pellegrino a Marghera. Il particolare periodo legato alla pandemia in cui si è svolto il monitoraggio ha portato anche a osservare una minor presenza a Venezia di piccioni e gabbiani. L’assenza di turisti li ha infatti portati a spostarsi in laguna e in campagna per cercare cibo».

Cinciallegra – Ph© Emanuele Stival

Grandi e bambini attenti osservatori della natura

Uccelli di città”, avviato dal Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue e l’Associazione Venezia Birdwatching, è un progetto per conoscere e far conoscere l’avifauna presente nell’area urbana del Comune di Venezia.
Tra gli obiettivi c’è anche quello di indagare la situazione di alcune specie che sembrano sempre più rare come il passero. L’ecosistema urbano è in continua mutazione e questo influisce sulle specie di avifauna presenti, sulla loro concentrazione e sui loro comportamenti.

Merlo – Ph© Emanuele Stival

«La ricerca effettuata – continua Mauro Bon – è stata stimolante per i veneziani che hanno partecipato numerosi e per noi professionisti perché, grazie allo scambio di risposte con le persone che hanno inviato le mail di segnalazioni, ha contribuito ad accorciare le distanze tra i cittadini e il mondo scientifico. Questo è uno degli obiettivi che ci prefiggiamo quotidianamente svolgendo le nostre attività. Molto bella è stata l’interazione con i bambini ai quali abbiamo chiesto di inviare i disegni degli uccelli che avvistavano».

Scricciolo – Ph© Emanuele Stival

Il progetto scientifico si allarga

Il materiale raccolto è una banca dati preziosa che va ad aggiungersi a quello già in possesso. I monitoraggi degli uccelli si svolgono in due fasi: lo svernamento da dicembre a gennaio e la fase riproduttiva tra aprile e luglio. Questo perché negli altri mesi si spostano molto e diventa quindi difficile l’osservazione. In vista della realizzazione del nuovo Atlante ornitologico il progetto si sta allargando coinvolgendo non solo il territorio del Comune di Venezia ma l’intera provincia. Per conoscere l’ambiente in cui viviamo e come cambia, per capire le sue fragilità e contribuire alla sua salvaguardia.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.