La proposta della DAD è ormai consolidata nella maggior parte delle scuole venete.
Per le scuole superiori è obbligatoria, per le università si lascia ancora un ridotto margine di scelta agli studenti.
Tra le opinioni contrastanti sulla questione, il dato certo è che per molti ragazzi e ragazze seguire le lezioni da casa, davanti al proprio computer, magari mentre si è in pantofole e pigiama, sta diventando abitudine.
Il problema sorge quando è necessaria una connessione stabile dalla mattina al pomeriggio in tutta casa.
L’entusiasmo comincia a vacillare, specie per i costi di Internet e Wi-Fi. Come rimediare?
Il governo ha fatto un passo in avanti per far fronte all’emergenza. I Ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto.
Le offerte concrete di Tim, Vodafone e Wind Tre
Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito: le piattaforme di didattica a distanza vengono escluse dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti. ‘Questa soluzione – conferma Carmela Palumbo, dirigente scolastico della regione Veneto – è frutto di un accordo nazionale che consentirà un minor gravo economico sulle utenze.’
In particolare: la E-Learning Card offerta da Tim consente di poter navigare gratis sulle principali piattaforme di E-Learning (come Skype, Google Meet e Zoom) per un anno, senza consumare i Giga previsti dall’offerta dati e senza costi di attivazione. L’offerta Vodafone Pass Smart Meeting dà la possibilità di seguire le lezioni sulle stesse piattaforme-video, senza consumare Giga per 3 mesi. Infine, la promozione WindTre ‘Connessi e promossi’ permette alle scuole di attivare 50 Giga in più al mese (per un massimo di 4 mesi) da destinare agli studenti titolari di una sim WindTre.
‘Dona la scuola’: la risposta di Venezia alle famiglie in difficoltà
Oltre a soffrire dei costi della DAD, ci sono famiglie che faticano a combattere contro gli ostacoli economici posti dall’emergenza sanitaria.
Alcune realtà vengono colpite più di altre, mostrando la propria fragilità.
L’iniziativa ‘Dona la Scuola: borse di studio didattiche’, promossa dal Servizio Occupabilità e Cittadinanza attiva della Direzione Coesione sociale del Comune di Venezia e dall’associazione di volontariato ‘Il Castello’, rappresenta una soluzione per chi non riesce a sostenere le spese d’istruzione dei propri figli.
In questi giorni, duecento minori stanno ricevendo borse didattiche composte da un kit di materiali: dalle matite colorate ai pennarelli, dai quadernoni agli album da disegno.‘Il progetto Dona la scuola – sottolinea l’assessore Simone Venturini – è un esempio semplice ed efficace di collaborazione tra associazioni e Amministrazione. La capacità di vedere i bisogni, condividerli tra operatori dei servizi e volontari e trovare soluzioni rapide è però frutto di un lavoro di rete che ha bisogno di cure e di continuità.’
Le risorse sono state stanziate dal Comune di Venezia con il contributo di Coop Alleanza 3.0, e si legano al progetto di crowdfunding civico della città.
Le università venete si attivano per sostenere gli studenti
C’è bisogno di aiuti concreti anche quando si parla di università. Spesso infatti la fascia di studenti più colpita dall’aumento dei contributi annuali è proprio quella universitaria. Già nell’estate 2020 erano in molti a richiedere una manovra ‘anti-emorragia di matricole’.
Nonostante il clima, però, il Ministero dell’Università premia Padova come terza città-universitaria in Italia per numero di nuovi iscritti (con 20.631). Simbolo di come la realtà scolastica del nostro territorio possa resistere alle intemperie del Covid.
Unipd e i contributi straordinari Covid
Per l’anno accademico 2020/21 l’Università di Padova investe 15 milioni di euro a favore di studentesse e studenti: offre internet gratis per un anno, trasporti e affitti agevolati, e contributi per l’acquisto di PC.
Le matricole e gli studenti fuori corso possono richiedere una scheda SIM di 60 GB di traffico dati al mese per l’intero anno accademico.
Inoltre, le matricole dei corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico sono accolte con un utile benvenuto: un notebook a prezzo speciale. L’Ateneo contribuisce in gran parte alla spesa restituendo allo studente un tot di euro a seconda del suo ISEE.
Per alcuni studenti è poi previsto uno sconto fino a 350 euro sull’abbonamento ai mezzi pubblici (bus e treni), oppure un bonus fino a 500 euro come fondo per le spese di affitto a Padova.
Unive e la solidarietà digitale
L’università di Venezia si trova in prima linea al servizio di studenti e insegnanti con. ‘Solidarietà digitale’, l’iniziativa del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione adottata per donare a tutti gli studenti una marcia in più attraverso servizi sempre aggiornati.
Per quanto riguarda la connettività, ad esempio, gli studenti possono beneficiare di Avira, che garantisce l’accesso gratuito per 3 mesi a prodotti Antivirus premium. Per chi vuole usufruire di servizi e-learning, approfittando della pausa dalle lezioni, ci sono programmi come EF English Live o Babbel che offrono un periodo gratuito per corsi di lingua online.
Infine, il Sistema bibliotecario di Ateneo offre un ingente patrimonio di risorse bibliografiche ed elettroniche. I lettori interessati troveranno sul portale online oltre 2 milioni di ebook, più di 60.000 periodici elettronici e oltre 80 banche dati.