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Coronavirus. Zaia: da marzo, qualcosa è cambiato (e il sistema ancora regge)

Coronavirus. Zaia: da marzo, qualcosa è cambiato (e il sistema ancora regge)

I numeri del contagio da Covid-19, in Veneto, continuano a crescere. Ma vanno letti andando oltre i numeri assoluti. Così il presidente della Regione, Luca Zaia, può dichiarare: «La pressione è alta, abbiamo tanti ricoveri, ne arrivano tutti i giorni, stiamo andando verso la quinta fascia… ma il sistema sta ancora tenendo».

I positivi su tamponi

Nelle ultime 24 ore, ad esempio, sono stati effettuati oltre 47.000 tamponi (17.644 molecolari, per un totale da inizio epidemia che ha superato i 2,5 milioni, e circa 30.000 rapidi). E sono emerse 3.605 nuove positività, portando il totale da febbraio a 94.506 casi (57.288 attualmente positivi). «Il 21 marzo – ha ricordato Zaia – i nuovi positivi furono 412, ma su 2.170 tamponi. Significa che, a farla grande, i positivi su tampone oggi sono meno della metà del picco primaverile. Allora la percentuale si attestava sul 20% dei controlli effettuati, oggi tra il 7 e l’8%». E questo nonostante una massiccia campagna di screening, che ha determinato, al momento attuale, l’isolamento di 21.271 persone.

L’ospedalizzazione

Secondo dato: i ricoveri e le terapie intensive. I ricoveri, ammette il presidente, «hanno già raggiunto il culmine del primo periodo». Oggi sono infatti 1.947 (+71 nelle ultime 24 ore). «Sono però pazienti diversi, che, anche grazia all’efficienza dei nostri operatori, caricano meno le terapie intensive», ha sottolineato Zaia di fronte agli attuali 227 ricoverati (+6) nei reparti più delicati. «L’apice di 356 terapie intensive del 29 marzo non è stato ancora raggiunto, a conferma che questa seconda ondata è diversa dalla prima».

Altro fattore decisivo, il calo della durata media dei ricoveri, testimoniata anche dai 104 dimessi in 24 ore, che portano il totale a 5.508. «Il grande turnover è l’unico dato che ci permette un minimo di respiro». E va sottolineato anche che la percentuale di anziani in casa di riposo che hanno avuto bisogno di ricovero si è abbassata dal 22% all’8%, allineandosi alle altre categorie sociali e alle altre fasce d’età.

Il lavoro continua

La macchina sanitaria veneta si presenta anche molto più efficiente, grazie ai protocolli ormai collaudati e al fatto di poter operare ora in un mondo “Covid-horiented”. Ma non ci si ferma qui. L’Azienda Zero sta chiudendo ad esempio la gara per l’acquisto di 100 mila saturimetri. Dispositivi per l’utilizzo dei quali diventa fondamentale la possibilità di utilizzare l’app, pronta da mesi, che approda oggi in Consiglio per risolvere i problemi di privacy. A Treviso, intanto, il professor Rigoli procede la sperimentazione dei test fai da te. «Se confermeranno la loro efficacia – spiega Zaia – risolveranno molti problemi, perché rapidi e facili da eseguire».

Ordinanza e Faq

Facendo un passo indietro, Zaia è tornato sull’ordinanza pubblicata ieri, 12 novembre, ribadendo l’appello alla gente a «stringere i denti per due settimane: facendo qualche sacrificio, ne saremo ripagati». E, per rispondere alle tante richieste di precisazione che continuano ad arrivare, ha ricordato che chiunque può inviare la sua domanda. Le cosiddette Faq, le cui risposte saranno pubblicate online, possono essere inviate via e-mail a sala.operativa@regione.veneto.it o inoltrate per telefono al numero verde 800-990009.

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