Nel primo giorno in cui il Veneto è ufficialmente entrato, con i suoi 908 ricoveri e le sue 127 terapie intensive nella fase 3, quella che il semaforo Covid veneto individua come “fase gialla”, una piccola rivoluzione arriva attraverso il coinvolgimento dei medici di base.
Nella notte la regione ha chiuso l’accordo con la categoria.
Ora saranno loro il primo punto di riferimento per i pazienti che sospettino di aver contratto il Covid.
Tamponi rapidi e sorveglianza
Un esercito di 3150 medici distribuiti in tutto il territorio che, in questa pandemia, inizieranno ad assumere ora un ruolo fondamentale.
Saranno infatti loro stessi a fare il tampone rapido ai propri pazienti, così come saranno loro ad attivare il primo processo di sorveglianza, provvedendo anche ad avvisare i colleghi nel caso in cui un proprio paziente risultato positivo abbia avuto un contatto diretto con loro pazienti.
I termini dell’ordinanza
L’ultima ordinanza del presidente Luca Zaia porta questa novità.
“Sembra una semplice disposizione amministrativa, ma di fatto è una rivoluzione perché– spiega il presidente- se tutti andiamo in una stessa direzione sarà facilitata la vita dei cittadini e nel contempo l’attività degli ospedali”.
Sono 3150 i medici di base veneti. Se ognuno di loro facesse anche 20 tamponi al giorno, nel territorio sarebbero già 63 mila; 441 mila in una settimana.
Numeri importanti, che potrebbero incidere in maniera fondamentale sulla diffusione del virus.
I tamponi, secondo quanto prevede il protocollo, saranno effettuati nei laboratori dei medici di base o, qualora il medico lo ritenga opportuno, direttamente a casa del paziente.
Ma l’ordinanza prevede anche il coinvolgimento dei comuni per dar modo ai medici che abbiano laboratori angusti o poco sicuri, di poter accedere a degli spazi messi a disposizione da ogni singolo ente per l’effettuazione del servizio.
A fornire i test, gratuiti per medici e pazienti, sarà le regione Veneto, che continuerà comunque a fornire anche i punti di accesso rapido, la cui attività diventa però ora legata solo alle emergenze.
Ottimo pensavo da tempo che una procedura così sarebbe stata attuabile
Bene questa iniziativa ma Spero anche in una chiusura dei centri commerciali fine settimana che sono sempre strapieni adesso che inizia il freddo tanti ci vanno . Grazie
Grande Zaia, è giustissimo che i medici di base, facciano la loro parte.