Oltre 1.000 studenti dello Iuav in situazioni economiche difficili saranno messi in condizione di seguire le lezioni attraverso la didattica a distanza. A loro, l’ateneo veneziano, grazie all’accordo con Tim, fornirà gratuitamente il noleggio un migliaio di modem LTE/WiFi. Alle famiglie degli studenti sarà data anche la possibilità di usufruire anche di una connessione veloce.
L’accordo
Lo Iuav è una delle numerose università italiane che hanno aderito all’accordo con il gestore di telefonia mobile.
Un accordo che mira a garantire il diritto allo studio e alla massima inclusione digitale: dalla fruizione dei corsi, all’utilizzo dei servizi messi a disposizione online dagli atenei. Possibilità telematiche che, alla luce delle limitazioni agli spostamenti legate all’emergenza-Covid 19, tornano sempre più d’attualità.
E che, al di là del gap di alfabetizzazione digitale da colmare, si legano prima di tutto a considerazioni di carattere economico. Non tutte le famiglie, e in particolare quelle maggiormente in difficoltà dal punto di vista delle entrate, sono dotate infatti di una connessione veloce che consenta di sfuttare al meglio queste opporunità.
Le sim
Insieme al modem, Tim e Iuav mettono a disposizione dunque anche più di 1.000 sim con un profilo che offre 60 GB di traffico dati ogni mese. Un volume di connessione che è in grado di coprire le necessità perché gli studenti possano seguire in diretta streaming le lezioni.
Le domande per prenotare il ritiro della sim potranno essere presentate allo Iuav entro il prossimo 30 novembre.
«Il nuovo insorgere dell’emergenza da Covid – commenta il rettore, Alberto Ferlenga – richiede, ancora una volta in pochi mesi, che le università svolgano con responsabilità ed efficienza il loro compito di punto di riferimento e di appoggio nei confronti di chi le frequenta e di chi vi lavora. Iuav, in collaborazione con TIM, ha deciso di mitigare, nei limiti delle sue possibilità, l’ulteriore aggravio determinato dalla pandemia, attribuendo 1000 sim gratuite agli studenti con difficoltà economiche dentro un generale piano di risposta all’emergenza che garantisca agli studenti sicurezza ed eguale possibilità di accesso alla didattica».