Il 18 ottobre è la Giornata Europea contro la tratta degli esseri umani e il Comune di Venezia aderisce illuminando di arancione la facciata della sede del Municipio di Mestre. Quella di quest’anno è la quattordicesima edizione di questa giornata di sensibilizzazione su una piaga ancora attuale nei nostri tempi.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani è stata adottata il 3 maggio 2005 ed è entrata in vigore il 1 ° febbraio 2008, dopo la sua decima ratifica. Ha un campo molto ampio e comprende tutti gli ambiti: nazionale, transnazionale e di natura imputabile alla criminalità organizzata.
La Convenzione che è aperta alla ratifica anche agli Stati non membri dell’UE, prevede una serie di diritti per le vittime di tratta, in particolare il diritto di essere identificate come vittima, di essere protette e assistite, di avere un periodo di recupero di almeno 30 giorni, di ottenere una residenza rinnovabile e di ricevere un risarcimento per i danni subiti.
Il rapporto GRETA e le vittime della tratta
La convenzione ha istituito anche GRETA (Group of Experts on Action against Trafficking in Human Beings) un sistema di monitoraggio dell’attuazione degli obblighi contenuti nella convenzione stessa.
L’ultimo rapporto GRETA sulla tratta di esseri umani in base alle informazioni fornite dalle autorità dei 47 paesi che aderiscono alla Convenzione anti-tratta del Consiglio d’Europa fa riferimento al 2018 e ci dice che sono state identificate come vittime della tratta di esseri umani 15.310 persone, rispetto alle 10.598 vittime identificate nel 2015. 1373 sono i numeri delle vittime che hanno ricevuto assistenza nel 2018 in Italia.
Save the Children: tanti i minori
I dati più recenti, contenuti nel Rapporto stilato da Save the Children su dati del 2019, aggiornano il numero dei soggetti in carico al sistema anti tratta del Dipartimento per le Pari opportunità del Consiglio dei ministri a 2033 di cui l’86,7% sono donne e ragazze, il 12,1% sono uomini e ragazzi e l’1,2% sono transessuali.
I minori sono 161 di cui il 95% (153) sono ragazze. E ancora l’84,5% vengono sfruttati per scopi sessuali e l’11,6% per scopi lavorativi.
Se si pensa che nel mondo le vittime di tratta o sfruttamento, costrette di fatto in condizioni di schiavitù sono oltre 40 milioni e 10 milioni di essi, ossia 1 su 4, hanno meno di 18 anni e, in un caso su 20, le vittime hanno meno di 8 anni, si ha una fotografia drammatica di una vera e propria piaga sociale.
Il Comune di Venezia in prima linea
L’Italia ha istituito un numero verde, 800 290 290 attivo 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno che fornisce le informazioni necessarie per ricevere aiuto.
Gestito dall’Ufficio Protezione Sociale Umanitario del Comune di Venezia, ente capofila del progetto, è disponibile in più lingue offrendo una copertura capillare.
Nei primi 6 mesi del 2020 ha ricevuto circa 3500 chiamate, oltre il doppio di quelle dello stesso semestre del 2019.