Volete ottenere fino a 500 euro per l’acquisto di una bici o un monopattino, una handbike o un servizio di “sharing mobility”?
Segnatevi la data del 3 novembre 2020. Perché è quella fissata dal decreto attuativo del bonus mobilità per l’inizio dell’invio delle domande. E sarà un “click day”. Ovvero, farà fede l’ordine cronologico di presentazione per determinare chi potrà usufruire del bonus, fino a esaurimento dei 210 milioni di euro di risorse messe a disposizione.
Come e chi può presentare la domanda
Le richieste vanno presentate esclusivamente online. Innanzitutto, è quindi necessario disporre delle credenziali online.
Se non l’avete ancora fatto, quindi, richiedete quindi al vostro comune di appartenenza il vostro Spid.
Dal 3 novembre, e fino al 31 dicembre, bisognerà poi registrarsi sull’applicazione web dedicata al “Programma Sperimentale Buono Mobilità 2020”.
I venditori potranno invece accreditarsi già a partire dal 19 ottobre.
Per ottenere il bonus bisogna essere maggiorenni, con residenza (ma non domicilio) in un comune della Città metropolitana.
Sono ammessi al beneficio anche i residenti in comuni capoluogo di Regione, capoluogo di Provincia o sopra i 50.000 abitanti.
Non sono invece previsti tetti di reddito.
Il buono
Il provvedimento prevede un contributo pari al 60% della spesa sostenuta. L’ammontare non potrà comunque superare i 500 euro.
Il buono ottenuto deve essere utilizzato, anche online o su siti esteri, entro 30 giorni dalla sua generazione, per evitarne l’annullamento.
In tal caso, comunque, potrà essere richiesto con le stesse procedure un bonus sostitutivo.
Anche se il buono potrà essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di un solo bene o servizio.
In considerazione della sua finalità, ovvero la riduzione di emissioni inquinanti, il buono è spendibile per mezzi o modalità di mobilità sostenibile alternativi al trasporto pubblico locale.
Cosa si può acquistare
Possono quindi essere acquistate biciclette, nuove e usate, anche a pedalata assistita, handbike nuove o usate, monopattini, hoverboard, segway e altri veicoli, nuovi o usati, per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.
Inoltre, è ammessa la spesa per servizi di mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli mediante autovetture. Si tratta cioè dei servizi di cosiddetta “sharing mobility”, come bike sharing o scooter sharing. Ovvero quelli che prevedono l’uso di mezzi e veicoli “condivisi”, messi a disposizione da operatori pubblici e privati.
Il rimborso
Sono previste due modalità di rimborso.
Per gli acquisti già effettuati, in qualsiasi negozio, dal 4 maggio al 2 novembre, il cittadino riceverà il buono tramite bonifico.
Sarà necessario aver allegato all’istanza la fattura o analogo documento giustificativo di spesa.
Chi effettuerà invece l’acquisto dopo il 3 novembre otterrà un “buono mobilità” da consegnare al negoziante, che sarà poi rimborsato dal Ministero dell’Ambiente. L’acquirente pagherà quindi solo il 40%, ma dovrà effettuare l’acquisto nei negozi aderenti all’iniziativa.
Il relativo elenco sarà pubblicato sull’apposita piattaforma contenuta nel sito del Ministero.
La rottamazione
Per ottenere il bonus non è necessaria, fino alla fine dell’anno, la rottamazione di nessun mezzo.
Dal 1 gennaio 2021, i buoni mobilità richiedono invece la rottamazione di autovetture fino alla classe Euro3 o motocicli fino alla Euro2 ed Euro3 a due tempi.
Il bonus che potrà poi essere speso fino al 31 dicembre 2024.