La stretta arriva nella notte, dopo giorni di anticipazioni, di supposizioni, conferme e smentite.
Gli italiani sono stati fino a tardi davanti alla televisione ad attendere. Ma quando il nuovo DPCM è arrivato, molti si erano arresi al sonno.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato dopo che la bozza del nuovo testo ha fatto il giro delle regioni.
Resterà valido per i prossimi trenta giorni, senza troppe sorprese.
Delle restrizioni che implica se ne parla dal decreto del 7 ottobre scorso, che ha imposto nuovamente l’uso delle mascherine anche all’aperto nel tentativo di consentire al Paese di contenere la diffusione di questa seconda ondata di Coronavirus.
Ecco il testo ufficiale del nuovo Dpcm
Divieti e raccomandazioni
Il DPCM è un insieme di divieti e di forti raccomandazioni.
Conferma il divieto di passeggiare per strada senza mascherina, ma raccomanda fortemente di indossarla anche dentro casa se si ricevono ospiti.
Quanti? A definirlo è la regola francese “del 6”: il numero massimo di persone che si possono ritrovare sedute attorno a un tavolo per una cena, in casa per una festa, per strada durante una conversazione. Una regola che entra ancora nel novero delle raccomandazioni, ma per la quale si è discusso a lungo in quanto, tra le proposte, era stata ventilata anche quella delle possibili segnalazioni da parte dei vicini. Cosa che già nella serata di lunedì 12 ha scatenato le polemiche sui social.
Locali: il coprifuoco
Quel che è vietato invece è trovarsi e sostare davanti ai locali pubblici, che peraltro, se non hanno posti a sedere, dovranno chiudere alle ore 21.00.
La chiusura è invece posticipata alle 24.00 per ristoranti e pub, per i quali ogni regione potrà però prevedere una proroga fino all’una di notte.
Cinema, stadi e teatri
Cinema e teatri potranno garantire i loro spettacoli per un limite massimo di 200 persone all’interno e di 1000 all’esterno, come già previsto.
Tra un posto e l’altro dovrà esserci un metro di distanza, sia rispetto alla persona davanti e dietro che rispetto a quelle laterali. E’ prevista però anche la possibilità, per le regioni e le province autonome, d’intesa con il Ministero della Salute, di stabilire un numero massimo di spettatori proporzionale alle dimensioni e alle caratteristiche dei singoli luoghi.
Negli stadi, la capienza va considerata nei termini di un massimo del 15% rispetto al totale e in ogni caso non oltre le 1000 persone all’aperto e 200 al chiuso.
Scuola: ritorna la didattica a distanza per le superiori?
Vietate anche le gite scolastiche, gemellaggi e attività didattiche fuori sede.
Non sono invece contenute in questo DPCM, come le anticipazioni dei giorni scorsi avevano fatto credere, misure inerenti a un ritorno alla didattica a distanza per i ragazzi delle scuole superiori.
Una richiesta, questa, avanzata da alcune regioni e legata a un’eventuale ritorno a una capienza massima, nei mezzi pubblici, del 50% al posto dell’attuale 80%.
Il testo del DPCM, in ogni caso, tiene aperta la possibilità della didattica a distanza legata a scelte delle singole scuole.
Smart working per i lavoratori
Sempre legato alla difficoltà di evitare assembramenti nei mezzi pubblici è anche la spinta a un incremento dello smart working per i lavoratori della pubblica amministrazione e delle aziende private.
Matrimoni e funerali
Cerimonie, matrimoni e funerali sono consentiti ma con un limite massimo di persone invitate, che non deve superare, festeggiati compresi, il numero di 30.
Attività sportive
Sospesi, invece, sono gli sport amatoriali che prevedono un contatto fisico.
Niente più partite di calcetto quindi, né di basket nel campetto sotto casa.
Sarà possibile giocare solo per chi esercita questi sport a livello professionistico e dilettantistico laddove le società abbiano adottato opportune misure per limitare i contagi.
Tamponi e quarantene
Se finora abbiamo legato la quarantena al numero di 14 giorni, il nuovo DPCM la riduce a 10.