Lo Stabile del Veneto è pronto per la stagione di prosa che prenderà il via a fine ottobre al Teatro Goldoni di Venezia
Le date ci sono. I titoli in cartellone anche. E, soprattutto, c’è la voglia di ritornare in teatro e ritrovare un po’ di spensieratezza che tanto è mancata nel buio periodo del lockdown.
Si riaccendono le luci dei palcoscenici dei teatri Goldoni a Venezia, Verdi a Padova e Mario Del Monaco a Treviso.
E’ pronto a partire il cartellone del Teatro Stabile del Veneto che, da ottobre a dicembre, animerà i tre teatri.
La stagione di prosa 2020
«Il teatro è vivo e le compagnie non vedono l’ora di ritornare in scena – dice il direttore del Teatro Stabile del Veneto Massimo Ongaro- Siamo in attesa che il nuovo Dpcm dia indicazioni sulla capienza delle sale ma, anche se dovesse ulteriormente ridursi e quindi scendere sotto l’attuale 50%, noi comunque apriremo le platee. Ora è arrivato il momento di guardare al futuro con maggiore ottimismo . Perché ne va della sopravvivenza del settore, che già nei mesi scorsi è stato duramente messo alla prova».
Dal Goldoni di Venezia il via agli spettacoli con Pagliai e Gassman
A inaugurare le stagioni del Teatro Goldoni sarà il 29 ottobre “Romeo e Giulietta. Una canzone d’amore” proposto dalla compagnia Babilonia Teatri.
Lo stesso spettacolo aprirà anche il cartellone del Teatro Mario Del Monaco il 20 novembre. Sarà in scena anche al Teatro Verdi di Padova dal 11 al 15 novembre 2020.
Protagonisti della famosa storia d’amore shakespeariana la coppia, sul palco e nella vita, Ugo Pagliai e Paola Gassman.
Padova omaggia Beethoven
Si rinnova quest’anno la collaborazione tra lo Stabile e l’Orchestra di Padova e del Veneto che porterà i concerti della propria stagione al Verdi. In occasione del 250° anniversario della nascita di Beethoven, il 4 novembre sarà proposto “Ludwig Van”. Un concerto che porta in scena un ritratto intimo e privato del grande musicista mettendo in luce la complessa personalità dell’artista.
In cartellone, a seguire, “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni, per la regia al debutto di Valter Malosti.
La pièce andrà in scena in tutti e tre i teatri: dal 3 al 6 dicembre 2020 al Goldoni in prima nazionale; dal 9 al 16 dicembre al Teatro Verdi e dal 17 al 20 dicembre al Teatro Del Monaco.
A Venezia infine, sul palcoscenico del Goldoni arriveranno Rocco Papaleo e Fausto Paravidino con “Peachum” (dal 10 al 13 dicembre). Si tratta di uno spettacolo ispirato a personaggi e situazioni de “L’opera da tre soldi” di Bertolt Brecht.
La stagione presentata in rete
Il cartellone dei tre Teatri è presentato in streaming sulle pagine Facebook dei Teatri Verdi, Goldoni e Del Monaco rispettivamente il 12 ottobre alle 19; il 13 alle 18 e il 15 alle 19.
Gli appuntamenti di presentazione in rete sono accompagnate sul palcoscenico del Verdi dalla voce narrante dell’assessore alla cultura Andrea Colasio accompagnato dalle musiche dal vivo di Maurizio Camardi e del quartetto Zephyros.
Al Goldoni sono previste “Letture dalle introduzioni di Carlo Gozzi per Le Stagioni Teatrali con incursioni musicali e d’opera tra ‘900 e ‘700”. Serata di musica anche per l’appuntamento trevigiano.
Per la prima parte della stagione non sono previsti abbonamenti. Sarà possibile assistere agli spettacoli acquistando i biglietti che saranno messi in vendita per ogni singolo spettacolo.
I primi dieci gironi di vendita sono riservati agli abbonati della scorsa stagione. Tutte le informazioni in merito sono consultabili sul sito www.teatrostabileveneto.it
Spettacoli in sicurezza con la consulenza del virologo Palù
«Il cartellone degli spettacoli, che si svolgerà da ottobre a dicembre, sarà nel massimo rispetto delle normative di sicurezza anti Covid-19 emanate dal Governo. A maggiore garanzia per tutti i fruitori dei teatri, ci siamo avvalsi della consulenza del professore Giorgio Palù, uno dei maggiori virologi italiani. Con lui, professore emerito di microbiologia e virologia all’Università di Padova e di neuroscienza all’Università di Phildelphia, abbiamo elaborato un piano di prevenzione dei contagi che permetta di lavorare in tranquillità.
Una tutela ulteriore sia per il pubblico che frequenta le sale sia per tutte le maestranze, che con il loro operato permettono la messa in scena di ogni spettacolo.
Per ora andiamo in scena dal vivo con questa parte del cartellone, poi vedremo come proseguire in base al nuovo Dpcm. Nel frattempo, prosegue anche la programmazione in rete che si è rivelato già durante il lockdown un validissimo strumento per intercettare un nuovo pubblico e offrire un diverso modo di fare cultura proponendo contenuti diversi».